"E' una delibera giustificabile | per il potere di coordinamento" - Live Sicilia

“E’ una delibera giustificabile | per il potere di coordinamento”

Intervista al professor Pitruzzella
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E se Raffaele Lombardo avesse bisogno di un patto più che di ferro con la sua squadra? La delibera con la quale i componenti della giunta guidata da Lombardo si impegnerebbero a comunicare preventivamente, ed entro quindici giorni dall’entrata in vigore, tutti gli atti previsti dall’attività dei singoli assessorati, potrebbe dare vita a una Tavola Rotonda moderna, senza precedenti. Tutti legati a un vincolo. Ne abbiamo parlato con Giovanni Pitruzzella, professore ordinario di Diritto Costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza di Palermo.

Professore, come giudica formalmente una delibera con queste caratteristiche?
“Secondo me è un atto giustificabile. Lo Statuto siciliano, infatti, assegna al presidente della Regione un potere di coordinamento con gli assessori, al fine di mantenere l’unità di indirizzo politico e amministrativo del governo. L’informazione preventiva degli atti può servire ad esercitare questo potere di coordinamento”.

Quindi, tutto come da legge prescritto?
“Non entro nel merito politico della questione, ma dal punto di vista formale, del diritto Regionale e di quello Costituzionale, a me pare una delibera coerente col ruolo del presidente della Regione”.

Anche la formulazione di un termine perentorio di due settimane, per la comunicazione dell’atto alla giunta e all’ufficio Affari generali di Palazzo d’Orleans?
“I quindici giorni, secondo me, sono dovuti ad un termine di ragionevolezza, per permettere agli uffici della presidenza di istruire in tempo le pratiche”.

Si tratterebbe di atti come assegnazione di risorse pubbliche, il via libera a nuove infrastrutture, gestione di fondi comunitari e statali, nonché nomine in enti pubblici e privati.
“In poche parole gli atti che più incidono sull’indirizzo politico-amministrativo del governo. Quelli più importanti, che devono essere compatibili con la linea generale d’azione”.

E se un atto formalmente corretto, mettiamo il caso, venisse cassato solo perché arrivato in ritardo sul tavolo del presidente?
“Se un atto non fosse inviato nel termine dei quindici giorni, e se non presentasse alcun ‘vizio’, sarebbe auspicabile comunque un riesame”.

Non è ravvisabile alcun conflitto con l’autonomia politica degli assessori?
“L’autonomia va relazionata al potere di coordinamento proprio del presidente. Non si tratta di due valori in sé assoluti, ma tra cui va cercato un bilanciamento”.

Ci sono altri esempi di normative del genere?
“Una regolamentazione così minuziosa non mi pare che ci sia. Ma se non c’è ancora altrove, non significa che non può essere istituita. Le Regioni servono pure per apportare innovazioni a livello istituzionale, non è detto che si debba andare sempre a rimorchio della altre istituzioni regionali o statali”.


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