Eas: pensionati senza un euro | "Colpa della manovra-bis" - Live Sicilia

Eas: pensionati senza un euro | “Colpa della manovra-bis”

Dieci famiglie di ex lavoratori dell'Ente acquedotti siciliani che non prendono la pensione da gennaio. La Regione: "Possibile l'impugnativa". E l'ipotesi 'esodati' diventa sempre più probabile.

PALERMO – Sono rimasti fuori dalla ‘manovra-bis’ e adesso rischiano di diventare degli esodati a tutti gli effetti. Sono dieci ex dipendenti dell’Ente acquedotti siciliani, andati in pensione senza avere i requisiti Inps, e cioè prima dei sessantuno anni d’età. Per loro, proprio l’Eas (grazie ai contributi della Regione siciliana, che fino a qualche anno fa rimborsava all’ente le spese per il pagamento degli stipendi e delle pensioni) sborsava una cifra a copertura totale della pensione pari a quella che avrebbe erogato normalmente l’Istituto di previdenza sociale, tramite un fondo di quiescenza.

Ma, tra anni fa, un’impugnativa del commissario dello Stato alla finanziaria regionale ha cambiato le cose: da allora la Regione – ‘bacchettata’ per l’utilizzo dei fondi regionali per il mantenimento del personale dell’Eas – è riuscita a sistemare le cose versando all’ente che gestisce il sistema idrico in Sicilia un contributo forfettario. La maxi impugnativa di quest’anno, però, ha di nuovo messo tutto in discussione. E la Regione, che adesso teme una nuova bocciatura della manovra-bis, ha stanziato una somma destinata esclusivamente a coprire parte degli stipendi del personale in servizio di circa 6 milioni di euro.

“Nessun accenno ai pensionati – denuncia Fausto Salerno, uno degli ex dipendenti che in questi anni ha percepito l’integrazione ‘al 100 per cento’, diversamente, cioè, dall’altra categoria di pensionati Eas che riceve dall’ente un’integrazione soltanto parziale (in tutto più di 500 lavoratori) – : di fatto, il governo, lascia così dieci famiglie senza un euro di pensione. Io personalmente, così come gli altri, non prendo la pensione da gennaio”.

Dalla Regione, però, qualcuno obietta che le somme utilizzate dall’Eas per pagare le pensioni sarebbero “troppo alte”: circa 5 milioni di euro, a fronte degli 8 milioni già necessari a pagare gli stipendi. In più, il governo nella nuova finanziaria ha stanziato altri 550.000 euro che potrebbero venire usati per garantire le integrazioni al cento per cento. Ma il rischio di impugnativa è alto. E, dopo quelle degli anni passati, l’amministrazione ha avviato una serie di verifiche volte a dimostrare la legittimità di un sistema pensionistico che è andato avanti per più di vent’anni.

L’Eas, però, non sarebbe stato in grado (almeno finora) di rispondere alle contestazioni. Una situazione che, forse, potrà risolvere soltanto un intervento legislativo. Allo stato attuale, però, anche dalla Regione confermano: per questi pensionati non c’è niente che si possa fare.

 


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