Eas, Regione al contrattacco: | "Dove sono finiti novanta milioni?" - Live Sicilia

Eas, Regione al contrattacco: | “Dove sono finiti novanta milioni?”

Il governo contro Massinelli
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La Regione passa al contrattacco. Dopo la “maxi richiesta” di liquidazione (7,7 milioni di euro) avanzata dall’ex commissario dell’Eas Marcello Massinelli (nella foto) all’amministrazione, l’esecutivo ha deciso di “rilanciare” dando mandato all’Avvocatura dello Stato di verificare i presupposti per una richiesta di risarcimento danni da 90 milioni di euro.
“Abbiamo dato mandato all’Avvocatura di proporre una ‘domanda riconvenzionale’ – spiega l’assessore all’economia Gaetano Armao – perché in base alle nostre verifiche risultano ruoli non percepiti per un ammontare di 90 milioni. Insomma, di quei soldi non esistono tracce, né documenti. Vogliamo capire che fine abbiano fatto”.

Così, ecco la richiesta di risarcimento, indirizzata proprio a Marcello Massinelli: “A noi – aggiunge Armao – non sono chiari nemmeno altri passaggi della gestione del commissario. A cominciare da una ‘cessione di credito’ che ci è sembrata troppo esosa, fuori mercato per una Regione che ha un rating alto, di grande affidabilità. Per questo e per altri motivi ”. Ma Massinelli replica: “Sono stato io a sollevare il problema dei novanta milioni scomparsi. E le mie transizioni sono state avallate dall’Avvocatura dello Stato”.

Insomma, sulla vicenda Eas la battaglia continua, dopo la richiesta multimilionaria di Massinelli e la replica “a caldo” del presidente Lombardo che lo “invitava a recedere da questa richiesta, per una questione di buon senso”.
Ma il clima all’ente acquedotti rimane molto acceso. Di pochi giorni fa, infatti, è una lettera dai dipendenti dell’azienda inviata al presidente Lombardo, all’assessore all’economia Armao alla Corte dei Conti e all’Ars, riportata dal quotidiano online novepress.com nella quale venivano denunciati sprechi di ogni tipo. A cominciare da quelli dei passati commissari liquidatori che avrebbero avuto nelgi anni “a disposizione autista e auto blu” per viaggi in Sicilia e fuori dalla Sicilia, oltre a “viaggi in aereo, hotel a 5 stelle, ristoranti di lusso, tutto a carico dell’ente”. Ancora, “5 addetti alla segreteria commissariale equiparati agli uffici di gabinetto della Regione (4 funzionari e un istruttore) con indennità, oltre allo stipendio, di 15mila euro a testa; 3 consulenti esterni super pagati (12mila euro), che dovrebbero servire a valutare l’operato dei dirigenti (quasi uno a testa); un dirigente generale con stipendio equiparato a quello della Regione (tra i 180 e i 200mila euro annui), a carico dell’ente; 8 addetti alla segreteria del dirigente generale con tanto di autista, auto blu e assistente personale, tutti equiparati con indennità di posizioni organizzative come negli uffici della Regione siciliana; 5 dirigenti di unità operative, con contratti da 25mila euro cadauno, oltre allo stipendio”.

E non mancano gli “status symbol” della “casta: “Telefonini aziendali a go-go, personale in missione e in trasferta anche tutto l’anno, indennità che oramai non spettano più eppure ‘casualmente’ ancora all’Eas esistono, vetture e mezzi che si continuano a noleggiare alle fantomatiche agenzie di turno, uffici del commissario e del dirigente generale arredati con parquet, mobili alla moda, tende e divani di lusso giustificati con ‘spese necessarie e indifferibili’, etc… etc…). Forse – si domandano i dipendenti dell’Eas – questi non rientrano nella riduzione dei costi della politica? Forse i sopraelencati sprechi sono pochi?”.

“Se solo leggessero le carte – replica l’ex commissario Marcello Massinelli – il presidente Lombardo e l’assessore Armao vedrebbero che a sollevare il problema dei 90 milioni svaniti nel nulla sono stato proprio io. Del resto, ogni mio atto deliberativo (e ne ho prodotti migliaia) veniva puntualmente girato alla Regione. Sulla transazione che sarebbe stata sconveninente per l’Amministrazione voglio ricordare al presidente e all’assessore, che ogni transazione di quel tipo era subordinata al parere dell’Avvocatura dello Stato. Ma forse, alla base di questo attacco c’è anche qualche questione personale. Forse all’assessore Armao non è andato giù il fatto che proprio io gli abbia revocato una consulenza all’Eas per il contenzioso con la raffineria di Gela”.


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