Ecco i soldi per Villa Piccolo | Il Cda all'assessore: "Non basta" - Live Sicilia

Ecco i soldi per Villa Piccolo | Il Cda all’assessore: “Non basta”

La Fondazione chiede dei contributi in base a una legge che la Regione ha ignorato per anni.

PALERMO – I soldi sono arrivati, ma la polemica non accenna a placarsi. La Regione ha sbloccato gli oltre 180mila euro in favore della Fondazione Piccolo per la mostra degli acquerelli di Casimiro Piccolo che nel 2015 si è tenuta al teatro greco di Taormina. Somma che, dopo oltre quattro mesi dalla chiusura dell’esposizione, si era bloccata per una differenza di appena 50 centesimi. Al decreto dell’assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio, però, ha fatto seguito una dura presa di posizione del Cda della Fondazione. Secondo l’organo che gestisce la casa museo Villa Piccolo di Capo d’Orlando, all’assessorato è arrivato “solo l’eco delle nostre proteste ma non il contenuto delle nostre proposte”, dal momento che, “abbiamo scritto e detto in ogni sede che non ‘cerchiamo denari’ ma offriamo progettualità”.

Le rivendicazioni del Cda si basano su una “dimenticanza” da parte della Regione. Tra il 2007 e il 2009, ha spiegato nei giorni scorsi a Livesicilia il presidente della Fondazione Giuseppe Benedetto, la Regione non avrebbe trasferito all’istituzione culturale quanto invece le spettava. Un legge regionale, infatti, prevedeva la distribuzione di un contributo a quattro fondazioni (oltre alla “Piccolo”, anche al Museo del Papiro di Siracusa, alla Fondazione Mandralisca di Cefalù e a quello delle marionette di Palermo), ma per quel triennio, “quel contribuo, invece di essere diviso per quattro, è stato diviso per tre, dimenticandosi di assegnare alla Piccolo la quota che le spettava”, ha spiegato Benedetto.

“Secondo il principio di legalità conosciuto a casa nostra, le leggi si applicano o si abrogano. Non si ignorano”, ribadisce oggi il Cda della Fondazione rivolgendosi all’assessore Vermiglio. Per i componenti del consiglio di amministrazione, gli uffici “da anni conoscono la problematica, abbiamo inviato numerose missive a proposito”. Lettere con le quali “sollecitavamo sostanzialmente l’applicazione di quelle norme”, rimaste però “regolarmente senza riscontro”.

Un passaggio, questo, considerato cruciale per il destino della casa museo e della stessa Fondazione. “Solo dopo che sarà sciolto questo nodo potremo decidere tutti insieme il futuro per la ‘casa del Gattopardo’, per quella Villa Piccolo che – conclude la lettera del Cda – vuole continuare a rappresentare un faro di civiltà, bellezza, cultura e legalità per la nostra Sicilia”.

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