Ecco il movimento "Uep"| i "Cristiani politici" - Live Sicilia

Ecco il movimento “Uep”| i “Cristiani politici”

A guidare il movimento è l’avvocato palermitano Flavia Odoroso, che in passato è stata anche legale di padre Eugenio Lupo, vera e propria guida spirituale dei partito. (Nella foto)

Fa il suo esordio sulla scena politica siciliana il Uep, uomini nuovi per una società di uguali e partecipi, il movimento nato per concorrere nell’agone elettorale delle prossime regionali, composto da laici cristiani. Cristiani politici, come vogliono essere definiti gli “uomini nuovi” del Uep, non politici cristiani, in quanto, sostengono, deve essere “la prima identità a dare forma e contenuto alla seconda attribuzione”. Quello che da molti era stato apostrofato come il partito dei preti, definizione fortemente ripudiata dal movimento, dunque, si svela in una dimensione laica, comunque ben radicata nei valori della chiesa. “Non sono dei fanatici talebani – dice Lorenzo Del Boca, presidente emerito dell’Ordine dei Giornalisti, incaricato di presentare il movimento – . Si tratta di un gruppo di persone in controtendenza, che seguono una linea politically correct in una società di diseguali e non partecipi. Cattolici veri, non come quei politici che, pur appellandosi tali, hanno scambiato l’impegno per un mestiere e che per una preferenza attraversano il deserto”.

A guidare il movimento è l’avvocato palermitano Flavia Odoroso, che in passato è stata anche legale di padre Eugenio Lupo, vera e propria guida spirituale dei partito, definito nel programma del Uep come “ispiratore di questa associazione volontaristica di carattere socio-politico”. “È venuto il tempo – aggiunge Francesco Marchese, vice presidente di Uep – che la nostra esperienza da cristiani si metta a servizio della società. Visti gli insegnamenti della chiesa sarà la famiglia al centro dei nostri programmi, un bene rilevante che, come dice la costituzione, si fonda sul matrimonio”. Proprio sulla famiglia si fondano molte proposte portate avanti dal UeP, da una riforma del sistema fiscale che aiuti le famiglie monoreddito ad una rimodulazione del calcolo del reddito che premi le famiglie con più figli. “Dobbiamo impegnarsi – conclude Marchese – a far sì che la gente possa tornare a pensare positivo”.


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