Edilizia, 52 mila posti persi |La Cisl scende in piazza - Live Sicilia

Edilizia, 52 mila posti persi |La Cisl scende in piazza

Maurizio Bernava, segretario Cisl

Per "gridare il proprio disagio inascoltato" gli edili della Cisl regionale scenderanno in piazza venerdi' alle 9.30 davanti Palazzo D'Orleans

PALERMO – I cinquantaduemila posti di lavori persi in Sicilia dal 2008 al 2012, nel settore dell’edilizia, sono uno dei termometri della morsa della crisi economica nell’isola. Per gridare il loro “disagio fino a questo momento inascoltato”, gli edili della Cisl siciliana, provenienti da tutte le nove province siciliane, venerdì prossimo a partire dalle 9.30 si ritroveranno davanti Palazzo D’Orleans per protestare ma anche per avanzare delle proposte.

I numeri della crisi nel comparto sono da brivido. Basta guardare al solo capitolo degli investimenti che, in quattro anni, sono scesi da 1 miliardo e 68 milioni a 689 milioni. “Questo è un settore che è stato portato alla morte in questi anni, ed il senso del nostro voler scendere in strada  sta nel porre all’attenzione della politica e del Governo regionale un settore importante del lavoro produttivo – spiega Santino Barbera segretario Filca Cisl -. Il salario dichiarato alla cassa edile in questi quattro anni è sceso dai 564 milioni del 2008 ai 349 milioni del 2012, le imprese iscritte alla cassa edile sono passati dai 17512 a 11044. Un numero impressionante di aziende che sono fallite, hanno chiuso i battenti o in molti casi si sono immerse nel lavoro nero. Ci sono 300 mila addetti ad oggi che non sanno come sbarcare il lunario”. Una manifestazione che, comunque, punta a delle priorità fondamentali: in prima analisi avere chiaro, nel settore pubblico e delle infrastrutture, quante opere sono bloccate pur essendo appaltate, cercando di accelerare i tempi delle procedure. In secondo luogo mettere in piedi una “strategia di sviluppo” e di movimentazione delle risorse, puntando su alcuni settori come quello della messa in sicurezza degli edifici pubblici e del risanamento del centro storico, ma anche promuovendo la creazione di un piano infrastrutturale a livello regionale.

“Sarà una grande adunata – spiega il segretario della Cisl Maurizio Bernava – vogliamo far irrompere il disagio di un settore nevralgico del lavoro produttivo che ad oggi è completamente assente dal dibattito politico. Questa manifestazione assume un senso particolare visto che, a breve, si discuterà sul bilancio regionale. Bisogna mettere in campo una strategia di sviluppo proprio guardando ai fondi europei, vista la carenza di risorse, e racimolando qualcosa dai fondi ordinari. E’ necessaria una task force – prosegue il segretario Cisl – che metta insieme tutti gli enti appaltanti per sbloccare tutte le opere bloccate. Ma è anche importante – conclude Bernava – fare legalità, sul serio, nel settore. Le aziende che partecipano alle gare pubbliche devono essere controllate prima, non solo devono non aver pagato il ‘pizzo’, ma devono essere in regola con il pagamento dei contributi. Insomma realizzare anche delle procedure sempre più trasparenti magari mandando in streaming le riunioni che ci sono durante le gare d’appalto per l’apertura delle buste”.


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