PALERMO – Pratiche di condono edilizio e, soprattutto, relativi oneri non pagati. Ecco le “irregolarità” riscontrate all’Edilizia privata dall’assessore al Territorio, Agata Bazzi, e alla base della commissione di inchiesta creata dal Segretario generale, Fabrizio Dall’Acqua, per far luce su quanto accade negli uffici di via Ausonia a Palermo.
Irregolarità che hanno fatto scoppiare il caso che ha spinto il sindaco Leoluca Orlando a usare il pugno duro: “In osservanza alle norme anti-corruzione – ha detto il primo cittadino a Livesicilia – attueremo la rotazione totale di tutti i dipendenti che sono lì da quattro anni, funzionari inclusi, senza fare distinzioni”. Un repulisti che almeno per il momento non dovrebbe toccare il dirigente, Serafino Di Peri, che però è destinatario di un’altra nota, firmata dal Professore e dal Segretario generale, in cui si chiede all’ex comandante dei vigili una relazione dettagliata su quanto denunciato dal burocrate. “Abbiamo probabilmente toccato un nervo scoperto – ha dichiarato Leoluca Orlando – tanto che da parte di qualcuno prima si sono lamentate presunte persecuzioni e poi sono state denunciate, in forme del tutto irrituali e non rispondenti al corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione, delle irregolarità che, guarda caso, potrebbero essere proprio quelle su cui l’Amministrazione ha cominciato a far luce già da alcuni giorni. Credo opportuno, e in tal senso mi sono mosso insieme al Segretario Generale, che chi ha fatto quelle denunce senza avere mai, prima ad ora, segnalato anomalie all’ Amministrazione Comunale, chiarisca la situazione con una dettagliata e precisa relazione”
Le presunte irregolarità, che avrebbero causato anche un danno all’amministrazione, sarebbero state segnalate all’assessore che ha presentato a Dall’Acqua “che le ha ritenute meritevoli di un approfondimento”, come ha dichiarato ieri la stessa Bazzi a Livesicilia. Un approfondimento che si è concretizzato il 17 gennaio con l’istituzione di un’apposita commissione di indagine coordinata dal capoarea Valentina Vadalà, che dicono vicinissima alla Bazzi, e composta dall’esperto contabile Vincenzo Torregrossa della Ragioneria generale, dal geometra Franco Crivello dell’ufficio Mare e coste e dall’architetto Aldo Sortino dell’Edilizia scolastica.
Quattro esperti col compito di condurre una vera e propria ispezione presso gli uffici di via Ausonia per effettuare “accertamenti in ordine alle problematiche gestionali che risultano caratterizzate da profili di notevoli criticità”. E in particolare il Segretario vuole far luce sulla gestione economica e amministrativa degli oneri di urbanizzazione delle pratiche di condono edilizio, dal momento che non solo la rateizzazione “non viene mai garantita da polizza fideiussoria – scrive Dall’Acqua – ma viene denegato il rilascio della certificazione di agibilità in caso di mancata riscossione delle rate”.
Ma tra le irregolarità risulta anche il mancato controllo sulle rate degli oneri di urbanizzazione, visto che in molti casi verrebbe pagata la prima e non le successive senza che nessuno controlli o proceda al recupero delle somme evase.
La commissione d’inchiesta dovrà quindi far luce, nell’arco di un mese a partire dalla nomina (quindi entro metà febbraio), sui mancati introiti nelle casse comunali, individuando anche “eventuali responsabilità a carattere amministrativo o contabile” per le quali l’amministrazione potrebbe rivalersi, oltre a prendere provvedimenti disciplinari.
Ad agitare le acque a piazza Pretoria, però, è la telefonata che il dirigente dello Sviluppo organizzativo, Sergio Pollicita, avrebbe fatto a Di Peri nei giorni scorsi. Un gesto da molti considerato come il preludio a uno spostamento dell’ex comandante dei vigili urbani. “Una cosa che non si spiega – dice a taccuini chiusi un consigliere comunale – perché spostarlo prima ancora di conoscere l’esito dell’indagine? E’ assurdo, a meno che il tutto non sia un pretesto proprio per mandarlo altrove”.
Per il momento la commissione sta indagando, anche se non risulta chiara l’eventuale irregolarità sugli oneri di urbanizzazione: questi, infatti, vanno comunque pagati a fine lavori, pena la non concessione dell’agibilità, e quindi è impossibile un’evasione o un ammanco per il Comune. Inoltre, l’irregolarità potrebbe riguardare pochissimi casi e soprattutto datati, risalenti a prima dell’insediamento di Di Peri.
“Di Peri non si tocca perché è il simbolo della legalità e della trasparenza – tuona il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo – ha operato benissimo in questi sei mesi. Per quello che conosco come componente della commissione Urbanistica da tanti anni, non mi sono mai accorto di queste irreolarità. Ci sono tanti professionisti seri che lavorano nell’interesse della città e queste cose non fanno bene agli uffici. Ci vuole un chiarimento, il tutto si rivelerà solo una grossa bufala”.