Elezioni, Forza Italia amara: "Democrazia inesistente" - Live Sicilia

De Luca, delusione Forza Italia: “Democrazia inesistente”

Il sindaco di Maletto passa con Cateno: "Il territorio è stato del tutto inascoltato, candidati calati dall'alto"
REGIONALI 2022
di
2 min di lettura

CATANIA – Un terremoto che ha colpito tutti i partiti, nessuno escluso, quello delle liste per le elezioni politiche e regionali. Ma Forza Italia in queste ore vive ore particolarmente amare, soprattutto nella Sicilia orientale. Dove la mancata candidatura di esponenti di prima linea, in primo luogo Marco Falcone, ha suscitato più di un malumore tra sindaci e amministratori, costretti ad accettare l’arrivo di candidati “aviotrasportati” come la fidanzata di Silvio Berlusconi. E dove sono iniziati i movimenti verso altre formazioni politiche, come ha deciso di fare Pippo De Luca, sindaco di Maletto, che ha annunciato la propria candidatura alle regionali nelle liste di Cateno De Luca. A cui abbiamo chiesto il motivo della sua scelta.

“Finta democrazia”

“La mia è una candidatura ponderata – dice Pippo De Luca, raggiunto al telefono – in Forza Italia ormai manca anche quella finta democrazia di cui abbiamo goduto fino a ora. Dico ‘finta’ perché si decideva nelle convention ma poi c’era qualcuno che manovrava, ma con discrezione. Oggi invece è caduta anche quella finzione”.

Cosa è successo, dunque? “Non si può – dice De Luca – calare dall’alto dei candidati senza ascoltare minimamente il territorio. Non si può stare ad aspettare un Berlusconi che arriva per candidare la fidanzata a Marsala e poi non candidare un onorevole, che ha lavorato per il territorio e la cui candidatura è stata richiesta e sostenuta da centinaia di amministratori”.

De Luca non dice a quale onorevole fa riferimento, ma negli ultimi giorni in cui venivano presentate le liste un gruppo di più di cento tra sindaci e amministratori di Forza Italia ha presentato un comunicato, in cui chiedeva al partito di inserire in una lista per le elezioni politiche l’assessore regionale Falcone.

Il territorio trascurato

Il sindaco di Maletto ha parole di delusione anche su come è stata amministrata la Regione negli ultimi tempi: “Fa molto male – dice – cercare di farsi sentire dal territorio, dopo un’esperienza ventennale, e non trovare interlocuzione. Non è possibile che ogni progetto ci impieghi degli anni prima di partire e arrivare a compimento”.

L’avventura con Cateno

Tutte considerazioni che hanno spinto Pippo De Luca a uscire da Forza Italia e unirsi al progetto di un altro De Luca, Cateno, che sta lancia il suo assalto alla presidenza della Regione. “Non è stata una mossa folle, la mia – dice Pippo De Luca – ho fatto tutto con cognizione, mettendo a disposizione del progetto i miei trent’anni da amministratore locale e di conoscenza dei meccanismi della Regione. Con Cateno abbiamo concetti uguali su quello che va fatto, e lavoreremo”.

Le ultime parole sono di nuovo per il centrodestra: “Cosa potevo fare, restare con Schifani? Ma Schifani non lo conosce nessuno in Sicilia, cosa si può concludere?”


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI