Grillo a Palermo, sprint per il M5s |"Non andare alle urne crea un alibi" - Live Sicilia

Grillo a Palermo, sprint per il M5s |”Non andare alle urne crea un alibi”

Il garante del movimento con Di Maio e Di Battista sul palco per Cancelleri. Poi il comizio notturno

Le Regionali
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7 min di lettura

PALERMO – Finisce con l’abbraccio ai tre delfini che da mesi girano la Sicilia per portare le cinque stelle a Palazzo d’Orleans: Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Giancarlo Cancelleri. “Loro sono il mio orgoglio, vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro. Sono migliori di me”, sospira Beppe Grillo nella notte di Palermo. E’ lo sprint finale del Movimento cinque stelle, l’ultimo atto di una campagna elettorale vissuta senza esclusione di colpi: dalle liste degli ‘impresentabili’, alle accuse reciproche con il diretto competitor Nello Musumeci. Il tutto, celebrato davanti alla maestosità del teatro Massimo e condito dal solito ritornello su una terra in cui, secondo Giancarlo Cancelleri, gli altri “hanno lasciato solo macerie”.

Gli altri sono soprattutto il centrodestra che negli ultimi due giorni ha gettato sul tavolo verde delle Regionali l’asso di cuori: quel Silvio Berlusconi preso di mira da Grillo sul palco di piazza Verdi. “Viene qua e vi dice che porterà la legalità in Sicilia, ecco da chi l’aveva presa”. Spazio anche al solito siparietto contro la stampa: l’occasione è data da una gaffe fatta dal comico genovese pochi giorni fa a Catania. “Ho sbagliato tra Nigeria e Angola – ammette il garante del M5s -, è vero, meno male che i giornalisti sono precisi – ironizza -. I giornalisti non inciampano mai perché ‘strisciano’…è una vecchia battuta”. Sul palco, in un intervento di mezz’ora, il repertorio di Grillo riprende per lunghi tratti quello già ascoltato in tante occasioni. E così ecco spuntare la classica domanda rivolta alla folla: “Chi siete voi siciliani? Chi siete voi? Avete avuto tutto, l’intelligenza, la profondità di Pirandello, la cattiveria di Riina, il senso del potere di Provenzano. Siete autonomi o no, siete stati liberati o no”. Per poi finire con il colpo ad effetto: “Sono anni che vi prendono per il culo”. Tra la solita battuta su Cuffaro (“avete visto Totò ‘vasa vasa’? E’ dimagrito, è uscito dal carcere e sembrava uscito da un centro benessere”) e una su Miccichè (“non siamo uguali a loro, vi sembro uguale a Miccichè?”) anche il ricordo di Gianroberto Casaleggio e la raccomandazione ai siciliani: “Potete anche non andare a votare ma creerete un alibi”.

I contenuti finiscono nel copione di Cancelleri, Di Battista e Di Maio: in cima c’è la legge “che eliminerà i vitalizi – urla il candidato governatore – e dimezzerà gli stipendi dei parlamentari regionali”. Di Battista raddoppia: “Via anche le auto blu”, alè. “Sarà il nostro biglietto da visita”, spiega Cancelleri che poco dopo sul palco accoglierà con un abbraccio la compagna Elena Catanzaro. Il primo acuto è sul tema degli ‘impresentabili’, poi Cancelleri va in contropiede rispetto alle critiche sugli studi da geometra: “Sono fiero di essere una persona che viene dal popolo, che ha lavorato in maniera onesta anche sporcandosi le mani di grasso per portare a casa il pane in modo onesto”. Chiede che Anas e Trenitalia “facciano in Sicilia gli stessi investimenti” previsti nel resto d’Italia e punta il dito sul centrodestra e sbotta sulle liste: “Anche se candidano delle persone per bene dietro ci sono tutti quelli che hanno umiliato questa terra e i nostri figli. A queste persone non dovete nulla – rivolgendosi alla folla di attivisti e simpatizzanti -, hanno distrutto questa Regione e ci stanno lasciando le macerie”.

Sul palco di piazza Verdi c’è spazio per l’ultimo giro di promesse: nella sanità “stabilizzeremo e faremo concorsi”, mentre per il turismo “faremo un fondo da 50 milioni di euro ogni anno per finanziare scontistica ai turisti su biglietti aerei, alberghi e servizi”. Di Maio prima mette a fuoco il voto di domenica (“avete il diritto di andare al voto per le Regionali e non per favorire dinamiche politiche di cui non ci interessa”), poi strizza l’occhio a Palazzo Chigi: “Non avete in mano le elezioni nazionali, ma voi siete un ‘virus contagioso’. Se riuscirete a cambiare questa terra potrete cambiare tutto il paese. Se da qui parte un cambiamento, questo dilagherà ovunque”. Nella notte del teatro Massimo il Movimento cinque stelle guarda Palermo ma sogna Roma.

*Aggiornamento ore 00.20
“Intimo” e improvvisato comizio di Beppe Grillo in centro a Palermo. Il Garante del M5S , dopo il comizio in piazza davanti al Teatro Massimo, si è recato con i “big” del M5S e diversi altri parlamentari in un ristorante non lontano. E l’ex comico, riconosciuto da alcuni passanti, ha improvvisato un comizio “notturno”. “Qui si possono sperimentare un sacco di cose, tu non devi pensare che sostituisci gli altri con noi, sennò abbiamo perso. Il Movimento ha bisogno di una piccola partecipazione di ciascuno di voi”, spiega Grillo che, parlando “degli altri” osserva: “sono alessitimici, non hanno emozioni. Letta, Monti, è gente scrive delle cose che fanno cambiare la vita a migliaia di persone solo per far quadrare un conto. Noi siamo nati senza soldi, siamo nati francescani”.

LA DIRETTA DEL COMIZIO DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE

22.54 – Il comizio si chiude con l’abbraccio di Grillo a Cancelleri, Di Maio e Di Battista: “Loro sono migliori di me”. Poi sul palco i candidati alle Regionali.

22.50 – “Potete anche non andare a votare ma così si crea un alibi. Non è vero che ‘siamo tutti uguali’. Io non sono uguale a loro”. Queste le ultime parole di Beppe Grillo dal palco di piazza Verdi.

22.42 – Grillo torna su una gaffe fatta a Catania pochi giorni fa, quando ha confuso Luanda con Lagos come simbolo della città del futuro. Un ‘inciampo’ che è l’occasione per attaccare la stampa: “Ho sbagliato tra Nigeria e Angola, è vero, meno male che i giornalisti sono precisi. E’ giusto che il giornalista deve essere preciso. I giornalisti non inciampano mai perché ‘strisciano…è una vecchia battuta’.

22.35 – “Noi non siamo uguali agli altri”, è l’urlo di grillo rivolto alla folla che applaude.

22.32 – “Chi siete voi siciliani? Chi siete voi? Avete avuto tutto, l’intelligenza, la profondità di Pirandello, la cattiveria di Riina, il senso del potere di Provenzano. Siete autonomi o no, siete stati liberati o no, è 100 anni che vi prendono per il culo”. Lo afferma Beppe Grillo dal palco del comizio finale M5S.

22.22 – Sul palco con Beppe Grillo anche Davide Casaleggio, che ricorda la traversata a nuoto dello Stretto dell’ottobre del 2012, in occasione delle ultime elezioni regionali siciliane.
22.06 – Standing ovation per Giancarlo Cancelleri che attacca sul tema degli ‘impresentabili’: “Anche se i nostri avversari candidano delle persone per bene dietro ci sono tutti quelli che hanno umiliato questa terra e i nostri figli. A queste persone non dovete nulla – urla Cancelleri -, hanno distrutto questa Regione e ci stanno lasciando le macerie”.

21.57 – Sul palco di piazza Verdi sale Alessandro Di Battista e infiamma la piazza: “Se la smetteremo di farci manipolare da un sistema informativo colluso con quello politico avremo una possibilità – urla -. Bisogna convincere la gente ad andare a votare: chi si astiene vota i Cuffaro, i Lombardo e i Miccichè. Se la gente andrà a votare il Movimento cinque stelle vincerà queste elezioni”. Poi la promessa: “Se dovessimo avere la maggioranza presenteremo una legge per abolire i vitalizi e le auto blu, e per dimezzare gli stipendi di tutti i parlamentari regionali”.

21.51 – “Non avete in mano le elezioni nazionali, ma voi siete un ‘virus contagioso’. Se riuscirete a cambiare questa terra potrete cambiare tutto il paese. Se da qui parte un cambiamento, questo dilagherà ovunque”.

21.49 – “Lunedì risulteremo la prima forza politica della Sicilia, ma se ci permetterete di far diventare Giancarlo Cancelleri presidente della Regione allora cominceremo a fare le leggi che tanti stanno attendendo e che per anni sono rimasti nei cassetti”. Ancora Di Maio dal palco di piazza Verdi a Palermo.

21.44 – “Ai siciliani dico ‘grazie’: mi avete adottato. Faccio un appello: andate a votare e a chi è ‘schiffarato’ e ‘lagnuso’ dite di andare a votare”. Sono le 21.40 quando Luigi Di Maio apre il comizio conclusivo della campagna elettorale del Movimento cinque stelle. Sul palco Alessandro Di Battista, mentre Beppe Grillo e il candidato governatore Giancarlo Cancelleri sono ancora dietro le quinte.


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