Elezioni Palermo, Saverio Romano eìincontra Carolina Varchi Live Sicilia

Palermo, Lagalla non decolla: Cantiere popolare dialoga con FdI

L'Udc si concentra sull'ex rettore, Romano fa strada a sé e incontra Varchi. Arriva Salvini
IL RETROSCENA
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PALERMO – La candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo non decolla e intanto alcuni amici di un tempo dell’assessore regionale all’Istruzione, come Cantiere popolare, aprono un canale di dialogo sull’altra sponda del centrodestra, con Fratelli d’Italia. Incontro a Roma tra il vicepresidente nazionale di Noi con l’Italia-Cp, Saverio Romano, e Carolina Varchi, il nome scelto da Giorgia Meloni per Palermo. All’incontro ha partecipato anche il responsabile Enti locali di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. Si è parlato ovviamente di Palermo, ma non soltanto dal momento che la partita del 2022 si gioca su più tavoli. Si è parlato del capoluogo siciliano ma anche di Messina, terza città dell’Isola, per giungere fino alle Regionali d’autunno. Il dialogo tra Noi con l’Italia, che ha detto ‘no’ apertamente a Lagalla, e i meloniani è stato instaurato a tutto campo. Le parti valutano possibili alleanze e convergenze nei vari Comuni siciliani al voto.

Saverio Romano
Saverio Romano

Un puzzle da comporre

Palermo, infatti, è soltanto una tessera del puzzle della politica siciliana in questo 2022 elettorale. Ogni accordo su Palazzo delle Aquile non potrà che essere collegato con la madre di tutte le battaglie, quella per Palazzo d’Orleans. Ed è proprio l’incognita sulla presidenza della Regione che sembra frenare l’allargamento della base in favore di Lagalla a Palermo. Il quadro per la candidatura dell’ex rettore “al momento è invariato”, per dirla con le parole di una fonte autorevole dei centristi che sostengono l’assessore all’Istruzione: nessuno “compie quel passo necessario verso gli altri nel quadro di una candidatura che in questo modo risulterebbe vincente”. La corsa di Lagalla per Palazzo delle Aquile, così, non sembra prendere slancio in un centrodestra che resta un campo aperto e con tante opzioni possibili.

L’incontro a Roma

La base di sostegno all’assessore all’Istruzione del governo Musumeci resta quella vista nel settembre scorso, quando un incontro pubblico all’Ars celebrò l’ingresso di Lagalla nell’Udc: nella foto di gruppo c’erano i centristi al gran completo e c’era anche il coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè, che ha formulato il suo endorsement in favore dell’ex rettore. Il diretto interessato ne ha parlato con il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa e un altro big del partito, il collega di giunta Mimmo Turano. Un check della situazione che al momento non registra passi avanti con nuovi ingressi nell’alleanza.

La Lega chiede garanzie

Resta alla finestra la Lega di Matteo Salvini e del segretario regionale Nino Minardo, che chiede di discutere di tutto il ‘pacchetto elezioni’: “Nessun via libera ad altre candidature su Palermo senza un accordo equilibrato che metta dentro anche la presidenza della Regione e le altre partite in ballo”, è il ragionamento fatto ai piani alti del Carroccio dove non si intende accettare Lagalla a scatola chiusa. In assenza di una candidatura condivisa di tutto il centrodestra, la Lega potrebbe convergere su Varchi. Una mossa che consentirebbe a Salvini di ritessere la tela di una alleanza uscita malconcia dalle elezioni per il presidente della Repubblica. Qualcosa in più verrà fuori dalla due giorni di Salvini a Palermo, che sta per iniziare. L’ex ministro dell’Interno venerdì comparirà al processo Open Arms che lo vede imputato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio, ma il giovedì sarà un antipasto squisitamente ‘politico’. Diversi gli incontri del leader della Lega, che potrebbero mettere a posto alcune tessere del puzzle.

Matteo Salvini

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