SAMBUCA DI SICILIA – “Le primarie in Sicilia a questo punto mi sembrano un’ipotesi poco praticabile. E poi bisogna intendersi, anche dal punto di vista lessicale, sulla definizione di centrosinistra: per noi centrosinistra non vuol dire Alfano”. Così il leader di Mdp Art. 1 Pierluigi Bersani, a margine della commemorazione per il 120/esimo anniversario della nascita di Tommaso Amodeo, militante antifascista inviato al confino e primo sindaco del dopoguerra a Sambuca di Sicilia. Tre giorni fa Mdp ha dato il via libera alla costituzione di una lista unitaria della sinistra alle regionali e alla candidatura a governatore del vice presidente della commissione Antimafia, Claudio Fava. Riferendosi alla candidatura del rettore di Palermo Fabrizio Micari, avanzata da Leoluca Orlando e sostenuta da Pd e Ap, Bersani ha osservato: “Noi non abbiamo escluso Micari, ma prima di tutto bisogna chiarirsi sul quadro politico. Al Pd abbiamo proposto di aprirsi a un confronto con tutte le anime del centrosinistra e della sinistra e di dichiarare una disponibilità a una candidatura o civica o politica in grado di indicare sia la discontinuità rispetto al passato sia l’individuazione di questa area”.
“Noi siamo per il centrosinistra. Ad esempio in Lombardia stiamo ragionando su come organizzarci, abbiamo dato la nostra disponibilità a farlo. Bisogna chiedere al Pd cosa vuol fare. Vuol ricompattare il centrosinistra o correre altre cavalline?”. Lo ha detto il leader di Mdp Pierluigi Bersani, intervenendo a Sambuca di Sicilia alla cerimonia per commemorare il 120/esimo anniversario della nascita di Tommaso Amodeo, storico esponente socialista locale e militante antifascista. “Se il Pd vuol ricompattare il centrosinistra, quello pulito, – aggiunge Bersani – noi ci siamo. Se intende fare altre cose non possiamo seguirlo”. A chi sostiene che in questo modo si rischia di fare vincere il centrodestra, in Sicilia e poi nel Paese Bersani replica: “Vorrei far notare che sono tre anni che vince la destra. Un governo può anche fare dei compromessi, come avvenuto con Alfano, per esigenze di governabilità ma il profilo politico delle alleanze deve essere chiaro”.