PALERMO – Avvocati e ingegneri, ma anche una laureata in Scienze politiche e un esperto in Sviluppo economico con tesi di laurea sulle relazioni tra Unione europea e Russia. Alla pattuglia dei nuovi deputati M5s all’Ars non mancano di certo i titoli: nove volti nuovi rispetto alla legislatura agli sgoccioli, tra cui non mancano lauree e master, che pur scontando l’inesperienza del primo mandato andranno ad alzare, almeno sula carta, il tasso di qualità della deputazione regionale. Per due di loro, tuttavia, anche una esperienza da assessore nelle giunte M5s di Ragusa e Gela.
Quattro donne tra i nuovi arrivi. La più giovane della comitiva è Elena Pagana, che ha conseguito una laurea in Giurisprudenza all’Università Kore di Enna pochi giorni prima delle elezioni. A lei, originaria di Troina, è andato l’unico seggio assegnato al Movimento cinque stelle nel collegio di Enna: più di ottomila voti per lei che ah ringraziato i suoi elettori con un post su Facebook: “Grazie alla mia provincia e alla mia Troina che mi hanno dato fiducia”. E ancora: “Sapere che migliaia di persone hanno scritto il mio nome su una scheda elettorale se da una parte mi riempie di gioia, dall’altra mi fa sentire carica di responsabilità”. Tra i nuovi grillini dell’Ars diversi esperti in legge: lo è Antonio De Luca, che ha agguantato il secondo seggio assegnato al M5s a Messina con quasi settemila voti. Laureatosi nel 2006 in Giurisprudenza con una tesi in ‘Diritto degli Enti Locali’ dal titolo ‘Il Presidente del Consiglio Comunale’, e titolare di uno studio legale, De Luca si è specializzato negli anni in diritto fallimentare e in diritto condominiale. Dal 1991 al 2000 De Luca è stato attivista dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), mentre si avvicina al Movimento cinque stelle nel 2012 (“ha fatto rinascere in me il desiderio e la convinzione di impegnarmi per un progetto comune”): da qui anche la collaborazione per la messa a punto di alcuni atti parlamentari dei grillini a Palazzo dei Normanni. A Giorgio Pasqua, 48enne di Priolo Gargallo, eletto nel collegio di Siracusa, mancano invece due esami per raggiungere l’agognata laurea in Scienze giuridiche. Impiegato preso l’Asp di Siracusa, è stato impegnato anche in diverse battaglie ambientalista: era tra i manifestanti che ‘fermarono’ il trasporto del polverino proveniente dall’Ilva di Taranto alla discarica Cisma di Melilli, in seguito finita sotto inchiesta. Appassionato di immersioni subacqueee e di musica jazz, nel 2013, dopo aver fondato il Meet-up di Priolo Gargallo, tenta l’elezione a sindaco sotto le insegne del movimento ma finisce quarto con poco più del 4% dei voti.
L’elenco dei laureati in discipline tecnico-scientifiche si apre con un altro volto femminile, quello di Stefania Campo, ex assessore della giunta pentastellata guidata da Federico Piccitto a Ragusa. Nel capoluogo ibleo Campo ha guidato prima l’assessorato ai Lavori pubblici, poi quello alla Cultura. Un’esperienza amministrativa di due anni e mezzo, chiusasi con le dimissioni nel 2015 a seguito delle polemiche nate per il lavoro del marito in una ditta appaltatrice di un servizio per il Comune. “Un attacco giornalistico che ha lanciato accuse nei miei confronti – dice oggi Campo -. Il fatto è stato subito smentito e chiarito e il giornale in questione querelato per diffamazione ma in quella circostanza ho preferito tutelare la mia amministrazione e il mio gruppo”. L’esperienza amministrativa ha comunque avuto il suo seguito se si pensa che Campo, con oltre seimila voti, è riuscita a scalzare la deputata uscente ragusana Vanessa Ferreri, unica non riconfermata a Sala d’Ercole. Laureata in Architettura e al Dams, con in tasca una abilitazione all’insegnamento in Discipline grafiche e audiovisive presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, Campo ha conseguito anche un master in Cinema Digitale e corsi di specializzazione in Fotografia e in Tecniche di comunicazione. Dal 2004 svolge la libera professione di architetto e insegna Discipline audiovisive e multimediali presso un istituto superiore. Nel curriculum anche la pubblicazione di un libro, ‘I segreti della tavola di Montalbano’, in cui ripercorre “le abitudini alimentari del commissario siciliano”.
Una laurea in Ingegneria informatica, invece, per Giovanni Di Caro, di Favara, attivista della prima ora in provincia di Agrigento che cinque anni fa aveva sfiorato l’elezione all’Ars, arrivando secondo per circa duecento voti dietro a Matteo Mangiacavallo. Pochi mesi dopo un’altra candidatura, questa volta alle Politiche, ma l’ottavo posto in lista nella circoscrizione Sicilia 1 alla Camera non gli consentì di arrivare a Montecitorio. Da oltre quindici anni si occupa di progettazione legata ai fondi europei, mentre dal 2006 al 2010 ha presieduto il Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo. Dal 1998 è il Responsabile ICT (Information communication technology) presso il Comune di Favara. Ingegnere informatico anche Nunzio Di Paola, 35enne di Gela, eletto nel collegio di Caltanissetta, con in tasca un master in ‘Flipped Learning e didattica laboratoriale: orientamento efficace e successo formativo contro la dispersione scolastica’. Anche per lui un passato da assessore nella giunta che fu grillina a Gela, sotto la guida di Domenico Messinese, il sindaco finito in rotta coi vertici del movimento. Per sei mesi è stato l’assessore ai Lavori pubblici del comune nisseno.
Dal collegio di Catania arriva invece Jose Marano,che con quasi seimila voti agguanta il quarto seggio M5s della provincia etnea. Laureata in Comunicazione all’Università di Catania e organizzatrice di eventi, Marano è stata anche assessore designato per il Movimento cinque stelle alle recenti Amministrative di Misterbianco. Il suo nome è tra quelli che sfidarono Giancarlo Cancelleri al secondo turno delle Regionarie M5s. “Comunicazione e marketing aziendale” tra le attività lavorative citate sulla sua scheda di presentazione, mentre da tre anni svolge una collaborazione giornalistica con un magazine online che si occupa di tutela dell’ambiente.
A Palermo, invece, due volti nuovi arricchiscono la pattuglia composta dai rieletti Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa: Roberta Schillaci e Luigi Sunseri. La prima, laureata in Scienze politiche, lavora presso la sezione giurisdizionale della Corte dei conti. Sulla sua scheda fa risalire l’iscrizione al Meet-up di Palermo al 2009, ma l’attivismo concreto arriva nel 2011. Appassionata di turismo e sport, negli ultimi due anni ha svolto il suo impegno di attivista nell’ottava circoscrizione di Palermo. Laurea in Sviluppo economico e cooperazione internazionale, infine, per Luigi Sunseri, uomo forte del movimento a Termini Imerese, città dove è stato candidato sindaco, e da tre anni collaboratore dell’europarlamentare grillino Ignazio Corrao. Sunseri è attivista del Movimento cinque stelle dal 2010, ed è stato candidato a sindaco di Termini Imerese nel 2014 ottenendo il 17,4%.