Sindaci e consiglieri comunali | È la 'rete' di Orlando in Sicilia - Live Sicilia

Sindaci e consiglieri comunali | È la ‘rete’ di Orlando in Sicilia

All'incontro organizzato a Villa Niscemi fasce tricolori provenienti da vari angoli dell'Isola. Ma il 'professore' pescherà anche a Sala delle Lapidi

Verso le Regionali
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PALERMO – Il “collante”, per dirla con le parole di uno dei presenti alla riunione palermitana di giovedì a Villa Niscemi, sarà “quell’abbandono subito dai sindaci siciliani da parte degli enti superiori”. Un disagio “vissuto per anni” e che adesso dovrebbe trasformarsi in motore elettorale per la lista a cui lavora il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che intende attingere dal mondo delle piccole comunità locali sparse per le nove province siciliane con l’obiettivo di dare slancio e massima diffusione al nome di Fabrizio Micari. Sindaco e rettore uniranno le forze per un’unica lista, ‘Arcipelago Sicilia’: un nome scelto non a caso “dal momento che una proposta proveniente dai territori – è il ragionamento formulato ai piani alti di Palazzo delle Aquile – non può che essere eterogenea”.

L’elenco delle fasce tricolori ‘amiche’ del ‘professore’ in Sicilia è lungo. Il punto d’approdo più sicuro oltre i confini palermitani è Caltanissetta: il sindaco Giovanni Ruvolo è pienamente coinvolto nel progetto al punto tale da spingere affinché venisse accantonata la denominazione di ‘Lista dei territori’, considerata limitativa della proposta politica alle sole elezioni regionali, a favore della versione ‘Movimento’ dei sindaci. Invitato a Villa Niscemi, ma assente, anche il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, che tuttavia, secondo alcuni animatori della lista, “guarda con interesse al progetto”. Ruvolo e Firetto non saranno in campo in prima persona ma forniranno il loro contributo di nomi e consensi alla creatura di Orlando, che intanto a Palermo ha ricucito lo strappo con il consigliere comunale Fabrizio Ferrara, eletto nel Movimento 139, fino al punto di tenere in considerazione una sua possibile candidatura all’Ars. Stesso obiettivo anche per altri due grossi nomi di Sala delle Lapidi: Tony Sala e Giulio Cusumano, entrambi eletti nella lista Palermo 2022. E’ della partita anche un fedelissimo del sindaco, l’ex capogruppo degli orlandiani in Consiglio Aurelio Scavone. Quella del consiglio comunale è una delle leve che Orlando intende attivare per le elezioni del 5 novembre.

La rete da Palazzo delle Aquile si estende ai vari angoli di Sicilia ma è la provincia di Palermo a confortare maggiormente Orlando, che da presidente dell’Anci regionale ha sempre tenuto ottimi rapporti con tutti gli iscritti. Diversi i sindaci che sarebbero disposti a misurarsi nella corsa per un posto all’Ars, o comunque pronti a portare acqua al mulino del ‘professore’, tranquillizzati dal fatto che per i piccoli comuni non sono necessarie le dimissioni. A Prizzi si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono il sindaco, Luigi Vallone, vicino alla candidatura. Stesso copione potrebbe verificarsi a una quarantina di chilometri più a nord, a Ventimiglia di Sicilia, dove il Comune è guidato da Antonio Rini, tra i più vicini a Orlando e per questo considerato uno dei possibili nomi in lista. Tra i presenti all’incontro di giovedì anche il sindaco di Lercara Friddi, Giuseppe Ferrara, mentre un grosso contributo potrebbe arrivare dalle Madonie, dove i sindaci del comprensorio hanno deciso di unire le forze e puntare su un’unica candidatura: il nome più quotato è quello dell’ex sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, amatissimo dalle sue parti. Nella cittadina diventata uno dei Borghi più belli d’Italia l’opposizione alle ultime elezioni non ha neanche presentato una lista per gareggiare contro l’erede di ferrarello, Francesco Migliazzo. Dalle Madonie, inoltre, dovrebbe arrivare anche il sostegno di Antonio Cicero, tornato alla guida del Comune di Castelbuono per la terza volta.

L’elenco dei presenti al vertice convocato da Orlando continua poi con i sindaci di Monreale e Ficarazzi, Piero Capizzi e Francesco Paolo Martorana. Della comitiva fa parte anche il sindaco della piccola Baucina, Ciro Coniglio. Tra i fedelissimi due sindaci del versante trapanese della provincia di Palermo: Stefano Bologna e Giangiacomo Palazzolo, che guidano i comuni di Isola delle Femmine e Cinisi. A Villa Niscemi c’era anche Nicolò Coppola, sindaco di Castellammare del Golfo, mentre decisamente più rappresentata era la pattuglia messinese che potrà puntare sulla candidatura del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone: a Palermo sono arrivati, tra gli altri, i sindaci di Terme Vigliatore e San Piero Patti, Bartolo Cipriano e Salvino Fiore. Dalla provincia di Enna, invece, si è mossa la giovane sindaca di Valguarnera Caropepe Francesca Draià.

Tutti uniti dietro ai punti programmatici che Orlando snocciola da tempo: acqua pubblica e gestione dei rifiuti in mano ai Comuni, sostegno alle fasce deboli e incentivi alle imprese che operano nella legalità, senza dimenticare il ritornello consueto della “discontinuità” con gli ultimi cinque anni di governo regionale targato Rosario Crocetta. La distanza tra Orlando e l’attuale governatore resta abissale anche nelle ultime ore, nonostante il ricompattamento del centrodestra sul nome di Musumeci. Crocetta continua a chiedere le primarie per la definizione del candidato governatore del centrosinistra, ma Orlando tiene il punto: “Accettarle – è il ragionamento degli uomini del ‘professore’ presenti a Villa Niscemi – significherebbe legittimare il presidente della Regione e il suo operato”.


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