Emergenza rifiuti a Palermo | "Siamo capitale della munnizza" - Live Sicilia

Emergenza rifiuti a Palermo | “Siamo capitale della munnizza”

Coro di critiche per la gestione della raccolta.

PALERMO – Anche oggi Palermo si è svegliata sporca, i segni dei guasti alla discarica di Bellolampo sono evidenti. La raccolta dei rifiuti va a rilento e il secondo step del progetto “Palermo Differenziata 2” nei quartieri Politeama – Massimo, non sembra aver avuto un brillante debutto. Dopo la rimozione dei cassonetti dalle vie del centro, infatti, molti cittadini hanno continuato a gettare i rifiuti laddove c’erano i contenitori e molti commercianti denunciano la mancata ricezione del kit per la differenziata. Per cercare di trovare soluzioni definitive all’allarmante crisi dei rifiuti è stata convocata una riunione fra i vertici della Rap e il vicesindaco Sergio Marino.

Davanti all’emergenza ormai conclamata, confermata anche dalla dura nota dell’assessorato all’Energia di venerdì scorso, e agli evidenti disservizi, non sono mancate le reazioni politiche da parte degli oppositori di Orlando e della sua amministrazione. Presta il fianco alle critiche la mancata presa posizione del primo cittadino che esita ancora a nominare il nuovo consiglio di amministrazione della Rap, guidato dallo scorso settembre dal collegio sindacale. “Siamo la capitale della munnizza – ha attaccato stamattina l’ex candidato a sindaco Fabrizio Ferrandelli – il Comune è assente, la salute pubblica compromessa e la differenziata in tilt. Ho ricevuto, nelle ultime ore, centinaia di foto di cassonetti traboccanti di immondizia da parte di cittadini stanchi e delusi da questa gestione che lascia fin troppo spazio all’improvvisazione. Un disastro che avevamo annunciato già qualche giorno fa – ha aggiunto – denunciando la mancanza di governance anche all’interno della Rap. Le strade sono diventate vere e proprie discariche a cielo aperto, sotto l’occhio incredulo di cittadini e turisti. Il tutto mentre il sindaco riceve delegazioni estere raccontando una città che non c’è. Dopo sei anni di amministrazione, questa improvvisazione è oltremodo inaccettabile e vergognosa”. Il consigliere di opposizione non ha risparmiato critiche nemmeno per quanto riguarda l’avvio della raccolta differenziata nei quartieri Politeama-Massimo: “Ieri sarebbe dovuta partire la raccolta differenziata in altre due zone centrali della città, ma non solo i cittadini non sono stati adeguatamente informati, ma addirittura alcuni condomini denunciano la mancata consegna dei bidoni per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre, la raccolta su strada non viene effettuata da giorni e la situazione per le strade sta raggiungendo livelli da terzo mondo”.

Denunciano da giorni la precaria situazione igienico sanitaria in città i consiglieri del Movimento 5 stelle: Antonino Randazzo, per esempio, raccoglie e pubblica sul suo profilo Facebook foto di cassonetti stracolmi in ogni angolo della città, dalle strade di periferia ai vicoli del centro. “Il fallimento del sistema Orlando nella gestione dei rifiuti del decoro urbano – scrive il consigliere pentastellato – è talmente evidente che non la vede solo chi continua a nascondere la testa sotto la sabbia”. Il capogruppo Ugo Forello parlando di “Fallimento pilotato” ha ipotizzato perfino l’ipotesi di una volontaria paralisi di Rap da parte di Orlando. Per il forzista Giulio Tantillo “La situazione è gravissima, oggi Marino sarà in aula e chiederemo formalmente di essere aggiornati sulla situazione. Presenteremo anche una nota formale per ottenere la presenza del sindaco in Consiglio. E’ suo dovere metterci al corrente delle sue intenzioni. Inoltre – ha sottolineato –  un confronto costruttivo fra Comune e Regione oggi è più che mai necessario per il bene della città”. La consigliera dell’Udc Sabrina Figuccia la settimana scorsa ha inoltrato un’interrogazione al sindaco e all’assessore per ottenere risposta sul futuro della società partecipata che gestisce i rifiuti. E anche fra i banchi della maggioranza ormai hanno cominciato a serpeggiare i dubbi e la volontà di capire fino infondo le intenzioni di Orlando per far fronte definitivamente all’emergenza, la necessità di nominare un presidente per Rap che prenda in mano le redini di un’azienda allo sbando, non sembra ulteriormente rimandabile.


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