CATANIA – Nel 2023 sono stati oltre 426 mila gli interventi effettuati dal 118 in Sicilia. Il dato è emerso dal convegno su ‘Prospettive del sistema emergenziale’ che si è svolto al Palazzo della Cultura di Catania in occasione dei 32 anni dall’istituzione del servizio di emergenza-urgenza 118 in Italia. L’iniziativa è stata promossa dalla Seus in sinergia con la Presidenza della Regione Siciliana e l’assessorato regionale alla Salute e con il patrocinio della Città metropolitana e del Comune di Catania.
“In Sicilia – ha detto il presidente della Seus, Riccardo Castro – sono stati effettuati oltre 426 mila interventi nel 2023, con un trend in crescita e grazie a un lavoro di squadra tra assessorato regionale alla Salute, Seus, Centrali operative, autisti-soccorritori, amministrativi, medici e infermieri”.
Emergenza urgenza, le prospettive
Dopo il saluto da remoto del presidente della Regione Renato Schifani, è intervenuto Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute: “C’è la necessità – ha detto – di potenziare il personale, rivolgendosi anche ai medici di area critica, dotandosi di ulteriori autisti-soccorritori per migliorare ancora il servizio garantito dalle oltre 250 postazioni del 118 siciliano, di cui 108 medicalizzate. Stiamo potenziando anche il versante tecnologico in sinergia con il management della Seus che sta lavorando con grande intensità e determinazione”.
Il vicepresidente nazionale della Simeu, Beniamino Susi, ha sottolineato che “la nostra società scientifica sposa il sistema in base al quale medici e infermieri possono ricoprire sia l’emergenza ospedaliera che quella territoriale, come accade in Sicilia”.
Il convegno è stato aperto dagli interventi del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Catania, Enrico Trantino, il senatore Salvo Pogliese, i presidenti delle commissioni dell’Ars alla Salute, Giuseppe Laccoto, al Lavoro, Fabrizio Ferrara. Ha moderato i lavori il giornalista Giovanni Finocchiaro.
