Ennesima aggressione al Carcere di Trapani: feriti due poliziotti

Ennesima aggressione al Carcere di Trapani: feriti due poliziotti

Il detenuto: "Voglio un barbiere". Richiesta negata. E scatta la colluttazione. Vittima un sindacalista della Uil
LA DENUNCIA
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TRAPANI – Ennesima aggressione al carcere Pietro Cerulli di Trapani. La colluttazione è avvenuta ieri pomeriggio intorno alle 15. “Un detenuto italiano – racconta Gioacchino Veneziano Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – pensando di essere a casa sua, ha preteso il barbiere perché lamentava di avere la barba lunga. Al diniego, l’uomo si è scagliato contro due operatori di polizia penitenziaria che nel frattempo si erano frapposti tra il detenuto e l’ispettore di sorveglianza generale, procurando ferite refertate dall’infermeria del Pietro Cerulli”.

“È la prova provata, come ho sollecitato al Sottosegretario Delmastro in vista alle carceri di Favignana e Trapani – insiste il leader della Uil di settore in Sicilia – che servono urgentemente protocolli operativi per impedire che qualsiasi azione fisica possa poi tramutarsi in una ipotesi di inchiesta per il reato di tortura contro l’operatore che ha cercato di evitare l’evolversi di una attacco contro la Polizia Penitenziaria”.

“Solidarietà ai colleghi coinvolti, augurio di pronta guarigione -conclude Gioacchino Veneziano della UilPa Polizia Penitenziaria Sicilia – e richiesta di sanzione disciplinare con immediato trasferimento del detenuto colpevole dell’aggressione in un carcere del Nord, perché la territorialità della pena deve essere un atto premiale che si deve conquistare attenendosi alle regole e alle leggi dello Stato, e non infrangendole”.


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