“Carenze di organico negli Enti Locali in Sicilia, a rischio gli investimenti del Pnrr”. A lanciare l’allarme è Fp Cgil Sicilia che avverte: “Il superamento della precarietà nella pubblica amministrazione sia una priorità dei Governi sia a livello nazionale che regionale”.
Diversi i profili interessati: i lavoratori del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che nell’Isola coinvolge 150 tecnici categoria D a tempo determinato, e quelli dei Concorsi Coesione, a cui vanno aggiunti ulteriori 151 unità, anche esse a tempo determinato reclutate sino al 31 dicembre 2023 per l’attuazione degli interventi finanziati dal PON METRO 2014/2020, distribuite su Catania (102), Palermo (14) e Messina (35), insieme al Personale impegnato, a vario titolo, nei servizi sociali dei 55 Distretti Socio Sanitari.
“Interventi urgenti per mettere in sicurezza investimenti e prestazioni sociali”
“Questo è il drammatico scenario che si presenta oggi – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e la Segretaria Regionale, Monica Genovese – servono interventi urgenti per mettere in sicurezza investimenti e prestazioni sociali. E’ necessario dare continuità alle azioni di potenziamento e supporto delle amministrazioni comunali, intervenendo sul rafforzamento degli organici, soprattutto per gli enti territoriali. Si corre il serio rischio di vedere perduti i fondi del Pnrr”.
Il rapporto della Svimez
Una preoccupazione concreta che è stata rilevata anche da uno specifico rapporto della Svimez. “Nello studio – continuano Agliozzo e Genovese – emerge come il 62% dei Comuni del Sud ha giudicato complessa la partecipazione ai bandi del Pnrr contro il 57% dei Comuni del Centro-Nord. La realizzazione di un’infrastruttura sociale al Sud richiede inoltre nove mesi in più rispetto alla media dei Comuni italiani. A determinare il dato, anche la composizione del personale: la percentuale di personale under 40 dei Comuni è solo del 4,8% nel Mezzogiorno (10,2% nel Centro-Nord); solo il 21,2% dei dipendenti comunali del Mezzogiorno è laureato (28,9% del Centro-Nord). Fp Cgil Sicilia ritiene “che l’assenza di personale specializzato e, in particolare, di alte professionalità, da impiegare per la progettazione e l’attivazione degli investimenti del Pnrr e del PON METRO, stia impedendo una effettiva ed efficiente allocazione delle risorse messe a bando”.
L’emendamento proposto dalla Cgil
“Occorre dunque procedere ad una stabilizzazione e valorizzazione professionale adeguata del personale assunto fino ad oggi – sottolineano Agliozzo e Genovese – per sostenere la progettazione e la programmazione. Da qui l’emendamento proposto dalla Cgil al decreto legge del 24 febbraio 2023, che prevede la stabilizzazione del personale alla scadenza dei 24 mesi di servizio, previo colloquio all’esito della valutazione positiva dell’attività svolta. Allo stesso modo è necessario cogliere le risorse disponibili anche in relazione alla stabilizzazione degli assistenti sociali e in generale per tutto il Personale operante nei servizi sociali, quest’ultimo escluso dalla deroga alla “Madia”, contenuta nel Decreto MilleProroghe che riconosce solo agli assistenti sociali lo slittamento a fine anno del termine per la maturazione dei 3 anni di servizio utili per la stabilizzazione. Tali assunzioni – concludono Gaetano Agliozzo e Monica Genovese – sono in deroga ai vincoli di contenimento di spesa del personale, e le risorse, con cui finanziarle, ci sono: risorse ingenti su cui gli ambiti territoriali devono attivarsi con immediatezza. Il rafforzamento del valore del lavoro pubblico deve essere considerato un investimento per il Mezzogiorno e per l’intero Paese”.
caro il mio megalomane il futuro dell’italia e stato compromesso seriamente da quando ti hanno fatto presidente del consiglio
Una nazione colpita da una calamità non può essere retta da relazioni scientifiche sullo stato della malattia ma da tanti altri fattori che danno luogo ai pro e ai contro e qui vince la matematica. Caro Conte tu e i tuoi improvvisati Ministri e all’80% dei politici scaldasedie cambiate mestiere . Il re è nudo.
la Costituzione deve essere la bussola del Paese e la leale collaborazione il fondamento per affrontare adeguatamente questo momento storico drammatico. Sono le parole della presidente della Corte Costituzionale Cartabia.
Il dialogo istituzionale serrato nel rispetto delle gerarchia dei ruoli e nell’interesse della Nazione e’ l’unica modalita’ che consente di affrontare adeguatamente con idonee misure questa emergenza drammatica.
La specificita’ delle esigenze territoriali regionali impone l’adozione di tavoli tecnici permanenti che analizzano le tematiche emerse nell’ambito regionale specifico e studiano le metodologie piu’ idonee per adeguarle e consentire la ripresa graduale della vita civile ed economica nazionale nel corso della pandemia.
Gli esiti dei lavori delle commissioni permanenti regionali devono essere a sua volta oggetto di analisi ed approfondimento in Parlamento e della iniziativa legislativa conseguenziale che deve consentire la ripresa graduale economica e sociale durante la pandemia tenuto conto delle varie realta’ territoriali.
Il Governo deve adeguare l’azione esecutiva alla attivita’ legislativa posta in essere dal Parlamento ed operare alla luce delle leggi promulgate dal Presidente della Repubblica.
SE saremo capaci di essere “Fratelli d’Italia” ce la faremo.
Se alle stelle polari della nostra Costituzione, dell’Inno Nazionale, del nostro Tricolore prevarranno scontri, conflitti, liti, lacerazioni, attacchi, NON CE LA FAREMO, SOCCOMBEREMO TUTTI.
Questo signore non si rende minimamente conto della distruzione totale che sta apportando ad una nazione sotto l’egida della salute.
mandaci tuo figlio a sperimentare l’asilo nido… il vero problema è che non sapete come risolvere il problema dei lavoratori con figli
Grande Conte
nessun commento ne pro ne contro,sono medico,l’unica riflessione che posso fare,è che la politica ha lasciato la gestione della pandemia soltanto alla medicina,
questa è una scelta che non condivido,non entro nel merito delle singole azioni del governo,non perchè sia autoritario,questo è il suo ruolo.
durante le guerre non comandano i generali,ma i politici,se del caso si può sacrificare anche una brigata o una divisione,per la vittoria.
la seconda guerra mondiale l’ha vinta churchill e roosevelt e stalin non mongomery e gli altri generali ed ammiragli,
la cina ed il suo presidente si sono comportati ottimamente.
la riflessione finale è il basso profilo dei politici italiani,per cui da diverso tempo non voto
Ma i guariti non aumentano per niente!
La Sicilia è una delle regioni con la più bassa percentuale di guariti.
Condivido il penultimo rigo del suo commento, “la cina ed il suo presidente si sono comportati ottimamente”……….nel mandarci un mostro di virus, così come lo ha definito il Prof. Ranieri Guerra dell’OMS.
Caro Tommaso Pipitone nella storia si è sempre ricostruito dalle macerie. Lei ha fatto riferimento alla seconda guerra mondiale alla fine della quale Germania ed Italia erano state ridotte ad un cumulo di detriti, ebbene da quella polvere sono risorti complessi industriali, attività imprenditoriali, edilizia che le hanno trasformate in pochi anni da paesi alla fame a potenze industriali mondiali. Con ciò vorrei dirle che per risalire occorre necessariamente toccare il fondo, pertanto se il contesto politico attuale contribuirà a distruggere ciò che resta della già fragilissima economia italiana, con una nuova politica basata su una economia autarchica e corporativa risorgerà un paese infinitamente più forte così come lo è stato tra il 1933 ed il 1940 anni nei quali l’Italia, prima che purtroppo lo scoppio della seconda guerra mondiale rovinasse tutto, ebbe una crescita economica e sociale di molto superiore a quella del cosiddetto boom dei primi anni sessanta.
e i trentamila morti?
Grande Conte, dai commenti leggo che alcuni del sud voteranno Selfini. Come il pesce che tifa per il pescatore
Comunque nella sede della Presidenza della Regione Siciliana, l’illuminazione tricolore se la poteva risparmiare.
Non voglio dire che la doveva illuminare gialla e rossa, ma la poteva lasciare com’era.
anche di ammalati
Giuseppe Conte il più serio predente del consiglio degli ultimi 20 anni
Per quanto riguarda il permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case a patto che non facciano la spola con l’abitazione principale ma vi rimangano per l’intera stagione, mi piacerebbe sapere se un carabiniere o poliziotto è in grado di potere accertare se lo spostamento per rientrare in città è momentaneo o avviene dopo una lunga permanenza della durata di una stagione nella seconda casa.