Ernesto Maria Ponte: "Ho rischiato la vita sulla Palermo-Catania"

Ernesto Maria Ponte: “Ho rischiato la vita sulla Palermo-Catania” – VIDEO

"Dobbiamo fare il Ponte? La gente neanche ci arriva, muore prima"
LO SFOGO SOCIAL
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“Mi è finita bene”. Termina così lo sfogo di Ernesto Maria Ponte che, in un video condiviso sui suoi canali social, svela di aver rischiato la vita in una galleria dell’autostrada Palermo-Catania. Dopo lo scampato pericolo, con la paura ancora stampata negli occhi, l’artista palermitano racconta di essersi fermato in un’area di sosta “per smaltire il terrore che ho provato all’interno di una galleria a doppio senso di marcia”.

“Chi è che stabilisce che dei mezzi pesanti possano viaggiare in una galleria di una larghezza di appena sei metri? – si chiede – Io mi sono veramente spaventato perché un mezzo pesante…non so se per una distrazione…me lo stavo trovando addosso. E davanti a me c’era un altro mezzo pesante…e dietro quel mezzo pesante c’era un altro mezzo pesante. Ditemi voi se viaggiare in queste condizioni è normale. Ditemi voi se è normale che una persona che vive all’interno di un’automobile, come chi fa il mio lavoro e come tanti altri, deve rischiare la vita”.

Ernesto Maria Ponte: “Chi stabilisce la sicurezza sulla Palermo-Catania?”

Gli interrogativi di Ernesto Maria Ponte non finiscono qui. “Chi è che stabilisce la sicurezza? – continua – Io lo voglio sapere perché è assurdo che in tre gallerie c’è il doppio senso di marcia pure per i tir. I mezzi pesanti fateli uscire in qualche svincolo. Si fanno la statale, mi dispiace, lo capisco che per loro è faticoso ma perché dobbiamo rischiare noi? Perché voi dovete prendervi cura di me a vostro piacimento?”.

“L’altra volta – argomenta il popolare attore – ho preso una multa perché avevo superato di neanche 20 km/h il limite dell’autovelox della Fondovalle. Mi levate punti perché voi vi prendete cura di me? Se supero un limite di 50-60 km/h è un conto, ma se si tratta di 20 km/h non metto a rischio né la mia vita né la vita degli altri. Però i piccioli li volete. E allora cercate di farmi viaggiare dignitosamente. Dobbiamo fare il Ponte…per far evacuare. Ma chi deve evacuare? La gente neanche ci arriva al Ponte, muore prima. Mi finì bene. Ciao a tutti”.

I commenti: “Uno slalom continuo tra il rischio e la buona sorte”

Tantissimi i commenti di chi condivide quotidianamente la sua stessa paura: “Hai reso perfettamente con i tuoi occhi spaventati il pericolo che hai vissuto…Dovremmo capire come spiegarlo a chi gestisce il tutto e non si rende conto del pericolo che si vive”, “Non hai idea di quanto ti capisco. A volte penso di essere fortunato per essere tornato a casa”, “Rischiamo giornalmente la vita, rischiamo di non tornare dai nostri affetti. La Palermo-Catania, la Palermo-Messina, lo scorrimento veloce…sono attentati alla propria incolumità”, “La Palermo-Catania è uno slalom continuo tra il rischio e la buona sorte”.

Nel frattempo l’Anas ha completato, in anticipo di un giorno rispetto al cronoprogramma stabilito, i lavori sui viadotti Cubo e Perriera, lungo la carreggiata in direzione Catania dell’autostrada A19, nel territorio di Casteldaccia.


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