Estorsione a un imprenditore | Arrestati due sindacalisti - Live Sicilia

Estorsione a un imprenditore | Arrestati due sindacalisti

Marco Faranda e Roberto Getulio

Roberto Getulio e Marco Faranda denunciati dalle vittime.

SIRACUSA – Trentamila euro, da pagare in più riprese, per non ostacolare l’avvio dell’attività della loro azienda nel territorio del Comune di Augusta. La polizia ha arrestato due sindacalisti per estorsione a Siracusa.

Si tratta di Roberto Getulio, 42 anni, segretario generale della Fim Cisl di Ragusa e Siracusa e Marco Faranda, 46 anni, segretario generale della Uilm Uil di Siracusa. Personale della squadra mobile aretusea, nell’ambito di una attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore Gaetano Bono li ha arrestati ieri sera ritenendo di averli colti in flagranza di reato. Controllati e intercettati da un mese, sarebbero stati trovati dagli operatori di polizia in possesso della somma di 1500 euro ciascuno, che secondo l’attività di indagine sarebbe stata consegnata loro dai titolari dell’azienda gelese Synergo Consorzio Nazionale.

L’inchiesta è nata da una denuncia presentata degli imprenditori gelesi che avevano dichiarato di essere stati vittime di una richiesta estorsiva di 30mila euro, da pagare a più riprese, da parte dei due. La somma sarebbe servita a non ostacolare l’avvio dell’attività della loro azienda nel territorio di Augusta. L’azienda gelese ha rilevato, pochi mesi fa, all’asta giudiziaria un’altra azienda, la Set Impianti s.r.l., posta in liquidazione per fallimento. Specializzata nel settore delle lavorazioni meccaniche la Synergo consorzio nazionale è in procinto di riavviare l’attività aziendale grazie al riassorbimento dei circa 120 lavoratori dell’impresa fallita. Intercettati e pedinati da un mese, sui due ieri sera è scattata l’operazione di arresto da parte degli agenti di polizia: secondo gli investigatori, a bordo di due distinti mezzi, i due sindacalisti hanno per tre volte modificato all’ultimo istante il luogo convenuto per la consegna delle somme, obbligando le vittime a repentini spostamenti. Gli agenti sarebbero intervenuti subito dopo e li avrebbero trovati con i soldi in tasca.

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