La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di prevenzione nei confronti di un noto imprenditore 45enne di Gela, già condannato per associazione mafiosa, estorsione, usura, evasione, detenzione illecita di stupefacenti e detenzione illegale di armi.
“Sistema doppio binario”
Il provvedimento ablativo fa seguito ad una proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata dalla Procura della Repubblica di Gela – congiuntamente al Direttore della Direzione Investigativa Antimafia – e si inserisce nel cosiddetto sistema definito “doppio binario” mediante il quale i beni riconducibili al prevenuto vengono sequestrati sia nell’ambito di un procedimento penale che nell’ambito del procedimento di misura di prevenzione; in particolare le due attività economiche risultavano già sottoposte a sequestro per il reato di trasferimento fraudolento di valori – meglio noto come intestazione fittizia di beni – nell’ambito di un procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Gela. Attualmente imputato per trasferimento fraudolento di valori, falso e truffa nonché indagato per bancarotta fraudolenta, ha mantenuto negli anni una pericolosità sociale perseguendo e continuando il proprio disegno criminoso, consistito nella gestione di fatto di due aziende a lui riconducibili anche successivamente all’applicazione di una misura cautelare personale.
Le indagini
L’intero quadro investigativo ricostruito dalla DIA e dalla Procura di Gela, anche sulla base dei procedimenti penali recentemente conclusi, ha quindi convinto il Tribunale della prevenzione di Caltanissetta ad emettere un sequestro anticipato di beni ritenuti provento di attività delittuose.
Il patrimonio colpito
A tale provvedimento, per natura temporaneo, seguirà la successiva fase di giudizio, con la partecipazione del prevenuto, volto alla confisca dei beni individuati. Oggetto del provvedimento sono l’intero capitale sociale ed il complesso aziendale dei beni di due società di Gela operanti nel settore del commercio all’ingrosso di frutta ed ortaggi, 2 motocicli ed alcuni rapporti bancari direttamente intestati al prevenuto e/o a suoi familiari per un valore complessivo di circa 2.000.000 di euro.