PALERMO – Palermo è stata esclusa dalla lista delle dieci città candidate ad ospitare i Campionati Europei di calcio del 2023. S’infrange quindi, almeno per il momento, il sogno di vedere gli Europei nel capoluogo siciliano a oltre quarant’anni di distanza dalle gare disputate per i Mondiali di Italia 90′.
Delle undici città presentate nel dossier preliminare ne sono rimaste dieci: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cagliari. Esclusa dalla lista definitiva presentata all’Uefa dalla Figc proprio Palermo, con la decisione definitiva del paese ospitante, che vede l’Italia rivaleggiare con la Turchia, che sarà presa tra settembre e ottobre del 2023. Il capoluogo siciliano rimane, comunque, nella documentazione come riserva che potrebbe essere presa in considerazione in caso di problemi per un’altra sede.
Alla base della scelta la mancanza dei requisiti Uefa dello stadio “Renzo Barbera”, sentore già avvertito quando la giunta ha approvato una delibera che avrebbe impegnato l’amministrazione, in caso di assegnazione all’Italia del torneo, “ad avviare un processo che preveda la programmazione di una profonda ristrutturazione dello stadio comunale Renzo Barbera, conformemente ai requisiti previsti dall’Uefa”.
Gravina: “Dossier ispirato ad un ‘Nuovo Rinascimento'”
“Il dossier di candidatura dell’Italia per l’organizzazione di UEFA EURO 2032 è ispirato ad un ‘Nuovo Rinascimento’ – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina –; è stato realizzato attraverso continue connessioni con i territori, da un lato esaltandone le bellezze storiche e artistiche, dall’altro rispettandone l’impatto e la sostenibilità. Il dossier è il frutto di un lavoro intenso, in cui il calcio si è fatto ancora una volta strumento di unità e di aggregazione trasversale, concretizzatasi nell’adozione di diversi provvedimenti, governativi, parlamentari e comunali, che nobilitano la nostra candidatura. Abbiamo immaginato l’Italia e il calcio europeo fra 10 anni, nella consapevolezza che il lascito positivo di un evento del genere moltiplichi straordinarie opportunità per l’intera nazione. Ringrazio tutti gli stakeholder coinvolti, che hanno sposato il progetto con grande entusiasmo e spirito collaborativo”.
Gennuso (Forza Italia): “Incredibile l’esclusione, chiarimenti urgenti dalla Federazione”
“La bocciatura dello stadio palermitano “Renzo Barbera”, unico in Italia escluso dalla candidatura del nostro paese per ospitare gli europei 2032, è a dir poco incredibile. A meno che non sia uno scherzo di cattivo gusto o un grossolano errore, non possiamo che pretendere urgenti chiarimenti da parte della Federazione che dovrà spiegare quali criteri siano stati adottati per questa scelta”. Lo dichiara il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso, appreso del dossier presentato all’UEFA dalla Federazione italiana gioco calcio.
Bonanno (Dc): “Esclusione ci lascia sbalorditi, appello al presidente della Regione e al ministro dello Sport”
“L’esclusione dello stadio Renzo Barbera di Palermo dalla lista con la quale la Figc ha presentato ufficialmente la candidatura dell’Italia per ospitare gli Europei del 2032 ci lascia sbalorditi. Non è pensabile che la FIGC, che parla di bellezze storiche e artistiche da esaltare, come elemento per la redazione del dossier di candidatura dell’Italia, non abbia tenuto in alcun modo conto dello straordinario patrimonio artistico, culturale, storico e paesaggistico della nostra città – dichiara Domenico Bonanno capogruppo della Dc in consiglio comunale a Palermo -. Facciamo appello al Presidente della Regione, Renato Schifani, e al Ministro dello Sport, Andrea Abodi, affinchè si possa mettere una pezza alla scellerata scelta di escludere la quinta città d’Italia dalle possibili sedi ospitanti le partite degli europei di calcio 2032. Sono soltanto tre le città meridionali coinvolte – continua Bonanno -, la Sicilia svolge un ruolo strategico fondamentale e non può in alcun modo essere considerata una regione di serie B. Palermo non può fare da panchinara a nessuna città d’Italia e questo deve essere chiaro e non può essere penalizzato un popolo calciofilo che, ricordo alla Figc, riempie lo stadio ogni volta che la Nazionale gioca sia amichevoli che partite di qualificazioni. Abbiamo ereditato uno stadio in pessime condizioni, privo da anni di qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria, siamo consapevoli di questo come lo siamo anche dell’impegno di questa amministrazione per rilanciare l’impianto. Servono fondi e visione e la candidatura agli europei 2032 – ha concluso il consigliere comunale – può rappresentare il modo per rilanciare lo stadio Barbera, riconoscendo ad una piazza importante come Palermo i palcoscenici internazionali che merita“.
Di Gangi: “Gestione dello stadio fallimentare”
“Dando per scontato che la FIGC abbia fatto una attenta e scrupolosa valutazione tecnica, è evidente che se il fallimento e la ripartenza dalla serie D hanno rappresentato da un nuovo inizio pieno di orgoglio e luce dal punto di vista sportivo, la bocciatura di oggi conferma che quel fallimento continua a pesare dal punto di vista della gestione strutturale dello stadio – a dichiararlo è la consigliera Mariangela Di Gangi appartenente al Pd -. Un fallimento che, nonostante la rinascita dal punto di vista sportivo, richiede, richiederà a maggior ragione adesso, un ragionamento complessivo sugli investimenti per l’impiantistica sportiva di eccellenza e di base, perché l’una è intrinsecamente legata all’altra. Così come il calcio è rinato dal punto di vista sportivo con un impegno corale della città – ha concluso la consigliera -, con un analogo impegno collettivo si deve affrontare il problema strutturale. Non basterà presentarsi col cappello in mano“.