PALERMO – I seggi sono aperti dalle ore sette. Per sedici ore resteranno aperti, fino alle 23. Sarà in queste ore che si voterà per il rinnovo dei 73 membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia (otto toccheranno alla circoscrizione Isole, composta da Sicilia e Sardegna). Ma, in Sicilia, oggi si voterà contemporaneamente anche per eleggere sindaci e consiglieri comunali di 37 comuni sparsi per l’Isola. Tra questi, Caltanissetta, l’unico capoluogo di Provincia (anche se le Province non esistono più), Mazara del Vallo, Bagheria, Termini Imerese, Monreale, Acireale, Pachino. Anche per le amministrative, quindi, seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica. Eventuali ballottaggi, invece, si svolgeranno l’8 e il 9 giugno. Ecco come si vota.
Europee
Agli elettori verrà consegnata una scheda di colore rosa (quella per la circoscrizione insulare). Su di essa andrà messo un segno sul simbolo della lista che si desidera votare. Accanto al simbolo, è possibile indicare fino a tre preferenze. Si può scegliere di indicare uno solo dei nomi presenti nella lista collegata al simbolo, oppure due: dello stesso sesso, oppure un uomo e una donna. Nel caso in cui si scelga di esprimere tre preferenze, invece, uno dei tre nomi indicati dovrà essere quello di un candidato di sesso diverso dagli altri due. Se i primi due candidati scelti sono uomini, andrà messa una donna, e viceversa. Scrivere i nomi di tre uomini o di tre donne comporterà l’annullamento della terza preferenza data. Possono votare anche i cittadini di altri paesi membri dell’Ue iscritti nell’apposita lista elettorale del comune di residenza. I cittadini italiani residenti all’estero e regolarmente iscritti all’Aire(Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) possono votare nel luogo di residenza.
Amministrative
Nei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, gli elettori potranno tracciare un segno sul nome del candidato sindaco, o non solo sul nome della lista collegata. Non esiste più infatti l’effetto trascinamento. Per i consiglieri comunali, invece, bisognerà esprimere una o più preferenze. Nei comuni con meno di 5.000 abitanti, ogni elettore potrà esprimere una sola preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, due (e di sesso diverso) in quelli con popolazione superiore ai 5.000 abitanti.
Nei comuni che superano i 15.000 abitanti, invece, si potrà esercitare il voto disgiunto: si potrà, cioè, tracciare un segno sul rettangolo con il nome del candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata al sindaco votato. Oppure, l’elettore potrà scegliere di votare solo il sindaco, e non la lista collegata, barrando solo il nome del del candidato. Qualora nessun candidato raggiunga la soglia del 50 per cento più uno, si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio). Al secondo turno verrà eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.