PALERMO – Il Tfr degli ex dipendenti della Gesip, azienda municipalizzata del Comune di Palermo chiusa per fallimento, sarà a carico del Fondo di garanzia dell’Inps. A stabilirlo è Fabio Civiletti, presidente del Tribunale del Lavoro di Palermo, che ha accolto altri ricorsi promossi con il patrocinio dell’avvocato Maria Saia.
“I lavoratori – ha spiegato David Fell del sindacato Ursas federato Sadirs – dopo il fallimento della Gesip hanno avuto molti problemi per il recupero del Tfr. Dopo anni stiamo riuscendo a ottenere finalmente ciò che spetta loro di diritto”.
“Nell’agosto del 2018 – ha spiegato l’avvocato Saia – avevamo ottenuto dalla Sezione fallimentare del Tribunale di Palermo l’accoglimento di diversi ricorsi in opposizione allo stato passivo del fallimento dell’azienda palermitana, promossi da diversi lavoratori che si erano visti negare, in sede di insinuazione al passivo fallimentare, il Trattamento di fine rapporto maturato in cassa integrazione in deroga. Come se non bastasse, dopo il diniego del Tfr maturato durante il periodo di cassa da parte della Curatela, i lavoratori hanno dovuto nuovamente ricorrere in sede giudiziaria per ottenere il pagamento, da parte del Fondo di garanzia dell’Inps, del Tfr ammesso al passivo fallimentare“.
“Infatti l’Inps – ha proseguito l’avvocato – aveva rigettato la domanda del lavoratore, ritenendo che il rapporto non fosse cessato, essendo proseguito con Reset, e che non era opponibile all’Istituto l’accordo stipulato in deroga secondo cui il personale trasferito rinunciava a chiedere il Tfr alla Reset, rimanendo così obbligata ad agire solo nei confronti della Gesip. Il Tribunale, invece, ha riconosciuto pienamente valido l’accordo in deroga e pertanto, essendo la Gesip fallita, il Tfr dei lavoratori è posto a carico del fondo di garanzia gestito dall’Inps“.