PALERMO – “Chiediamo pubblicamente le dimissioni del sindaco Orlando. Non può prendersi gioco di 1800 famiglie”. Alla Gesip il clima torna a farsi incandescente e le parole di un sindacalista, in piazza Pretoria con molti altri suoi colleghi, sembrano essere la perfetta cartina tornasole di quanto stia succedendo tra i dipendenti dell’azienda.
Questa mattina gli operai sono scesi in strada per un corteo, che si è concluso con un incontro tra i manifestanti e Anna Rosa Corsello, dirigente generale del Dipartimento regionale al Lavoro che in queste settimane sta conducendo la trattativa con Roma sulla cassa integrazione. E proprio le parole della Corsello avrebbero surriscaldato gli animi dei lavoratori, che si sono poi diretti a piazza Pretoria salendo perfino sul tetto dello storico edificio. Gli operai sono scesi dall’edificio soltanto in tarda serata, secondo quanto riferiscono i sindacati, perché per mercoledì è previsto un incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti dei ministeri del Lavoro e dell’Interno, della Regione Siciliana e del Comune sugli ammortizzatori sociali.
“Oggi è venuta fuori la verità – dice Sandro Cardinale di Usb – ci siamo recati dalla Corsello e la realtà è ben più grave di quanto immaginassimo. Sospettavamo che Orlando ci stesse prendendo in giro e abbiamo avuto la conferma: la pratica Gesip non c’è, non ci spetta nemmeno la cassa integrazione. La Regione ha chiesto una deroga e non è stata data, i fondi non ci sono . E pure se arrivassero i 120 milioni chiesti, Gesip non ne usufruirebbe. La situazione è gravissima, il sindaco dovrà darci risposte”.
Ma di risposte, almeno finora, non ne sono arrivate. E questo ha surriscaldato gli animi dei lavoratori, che nella concitazione hanno anche preso di mira Aurelio Scavone, capogruppo Idv che in quel momento stava uscendo dal portone del Palazzo. “Mi hanno detto che ci avrebbero appesi uno per uno ammazzandoci – dice Scavone – per questo mi recherà alla Digos a denunciarli. Uno di loro mi ha anche inseguito nel vicoletto. Ma al netto dell’episodio, mi chiedo come la signora Corsello si sia permessa di fare determinate affermazioni, qualora le abbia mai fatte, mettendo nei guai un’amministrazione. Io spero non sia vero, ma se lo fosse, vista la situazione, la signora sarà responsabile di quanto accadrà. Un dirigente ha il dovere di essere responsabile”.
“Ho solo chiarito come stanno le cose – precisa la Corsello a Livesicilia – e cioè che con le risorse assegnate possiamo garantire i provvedimenti adottati ma non le nuove istanze”. Intanto, una dozzina di lavoratori rimane sul tetto di Palazzo delle Aquile, in attesa di notizie dal sindaco Orlando.
“Abbiamo saputo dalla dottoressa Corsello che non ci sono i soldi necessari per la cassa integrazione dei lavoratori Gesip. Una notizia che conferma tutti i nostri dubbi. Da sempre diciamo che tutta la vertenza è stata gestita in assenza di chiarezza. Nonostante venisse sbandierata l’esistenza di una corsia preferenziale per Gesip. Adesso basta con dichiarazioni di facciata. Serve concretezza. E soprattutto bisogna aumentare i fondi per la cassa integrazione in deroga”. Lo scrive in una nota Mimma Calabrò della Fisascat Cisl.
LA PRECISAZIONE DEL SINDACO ORLANDO
In serata arriva anche la presa di posizione del primo cittadino. “A seguito della diffusione oggi di alcune notizie contrastanti, che hanno provocato la reazione dei lavoratori, non posso che sottolineare il contrasto fra il contenuto di tali notizie e quanto fino ad oggi affermato in tutte le sedi istituzionali e pubblicamente dai responsabili del Governo, nonché con quanto deliberato a partire dall’incontro di Palazzo Chigi”, si legge in una nota del sindaco. “Ho quindi chiesto un incontro urgente col ministro del Lavoro e col ministro dell’Interno, evidenziando la gravità dell’eventuale mancato rispetto di quanto fino ad oggi indicato come soluzione al problema della Gesip. Non è accettabile che si disattenda, da parte di chiunque, quanto indicato in sede istituzionale ai massimi livelli di responsabilità, ovvero del Governo nazionale, del Governo regionale e dell’amministrazione comunale”.
Una presa di posizione che tenta di calmare gli animi e soprattutto di rispedire al mittente le accuse di aver mentito ai lavoratori. Il Professore, inoltre, mercoledì sarà a Roma per alcuni incontri definiti “urgenti” con i dicasteri interessati e per chiedere un tavolo a Palazzo Chigi.
“Nel corso degli incontri, in particolare nell’ultimo tenutosi proprio presso il ministero del Lavoro il 17 settembre – scrive ancora il sindaco – si è concordato sul ricorso alla Cassa Integrazione in deroga dal 1 settembre al 31 dicembre per tutti i lavoratori della Gesip. E il ministro Elsa Fornero ha pubblicamente confermato che tale strumento sarebbe valso anche per i lavoratori della Gesip”.