E anche oggi Palermo ha avuto la sua protesta quotidiana. Scenario: via Trinacria, sede dell’assessorato regionale al Lavoro; protagonisti: gli ex Pip. O meglio, un’ottantina di loro. Oggetto del contendere è la data dell’erogazione dell’una tantum, circa 750 euro. Ad agitare i lavoratori è la possibilità che la somma possa essere percepita a metà novembre. “Troppo tardi” – dicono in coro – “ognuno di noi ha una famiglia e delle spese da affrontare”. L’una tantum rientra nell’ambito dell’accordo trovato nei giorni scorsi tra le parti e in base al quale gli ex Pip saranno inquadrati secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti per servizi di pulizia e servizi integrati – multiservizi. Il contratto sarà di secondo livello, a tempo indeterminato.
“Ci sentiamo presi in giro – spiega Maria Rosa, fino ad aprile in servizio all’assessorato regionale al Territorio – non abbiamo mai notizie certe. Vogliamo sapere perche’ non possono darci i soldi adesso. Dicono che prima dobbiamo firmare i nuovi contratti, ma a noi i soldi servono ora”. “Quando si parla di pip – aggiunge Olga G. – c’e’ chi mette sempre i bastoni tra le ruote. Veniamo trattati peggio delle bestie, ma noi chiediamo di lavorare. I soldi ci servono adesso, la Regione ha tutti i documenti necessari per i pagamenti”. “Io – lamenta un altro precario – chiedo solo di potere pagare i conti. I soldi ci servono. Ora si festeggiano i morti… cosa dico a mio figlio?”. E al termine di una mattinata scandita da manifestanti per nulla scoraggiati dalla pioggia, arriva l’incontro tra l’assessore Andrea Piraino, alcuni dirigenti, e una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali. Un’ora di colloquio ed ecco la mediazione: le somme saranno disponibili il 5 novembre.
“Ci sono – spiega Piraino – dei tempi tecnici che devono essere rispettati. Per erogare l’una tantum è necessario che tutti i lavoratori siano contrattualizzati e questa procedura richiede alcuni giorni. Se tutto procede come previsto l’iter sara’ concluso venerdì. Chiusa questa fase vengono emessi i cedolini, poi questi passano al tesoriere e infine alle banche. Per fare questo servono alcuni giorni e, considerando anche i festivi, abbiamo individuato nel 5 novembre la prima data utile. E’ bene comunque ricordare che il problema principale, quello del contratto, è stato risolto e che adesso i tempi sono quelli degli adempimenti burocratici. L’’interfaccia dei lavoratori e’ la onlus, noi abbiamo il compito di vigilare. Certamente continueremo a lavorare perché si proceda velocemente e correttamente”.