Ex tabella H, il bando è pronto | Ci sono 6,2 milioni da distribuire - Live Sicilia

Ex tabella H, il bando è pronto | Ci sono 6,2 milioni da distribuire

Via libera dalla giunta regionale. Ecco i dipartimenti coinvolti e i criteri di valutazione.

PALERMO – La corsa ai fondi dell’ex tabella H può ricominciare. In anticipo di qualche mese rispetto alla consuetudine, la giunta ha varato il bando per erogare i contributi per le attività 2019 ad enti, fondazioni e associazioni no profit. Le iniziative dovranno avere rilevanza sociale, socio-sanitaria, culturale, storica, artistica, sportiva, ambientale di promozione dell’immagine della Regione e dell’economia locale. Dal momento della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del bando ci saranno 15 giorni per presentare le domande.

A disposizione ci sono 6,2 milioni, quasi un milione in meno rispetto all’anno scorso. Le risorse saranno divise fra otto dipartimenti regionali: il dipartimento dell’Agricoltura e quello allo sviluppo rurale, quello delle Attività Sanitarie, il dipartimento dei Beni Culturali, quello alla Famiglia, e ancora quello alle Infrastrutture, quello all’Istruzione e quello al Turismo. Nessun dipartimento potrà avere una quota del fondo maggiore al 30 per cento mentre a ciascun ente non potrà essere erogato un contributo più del 20 per cento dei fondi assegnati al singolo dipartimento.

Le assegnazioni saranno fatte sulla base di un punteggio diviso in due aree di valutazione. Una prima voce, dal valore di massimo 60 punti, considererà l’impatto sociale, culturale ed economico dell’attività sul territorio regionale o locale. Poi la seconda area di valutazione attribuirà un punteggio massimo di 40 punti in ragione delle caratteristiche e del curriculum dell’ente proponente con una particolare attenzione alla consistenza patrimoniale e immobiliare dell’ente, alla capacità di rispondere ai fabbisogni dell’utenza e del contesto delle attività svolte in passato e alle competenze dell’organico.

Il bando spiega anche come le commissioni dovranno attribuire i punti delle istanze. Nella valutazione del progetto dieci punti saranno dati al rapporto fra costi e benefici, altri dieci saranno attribuiti se il progetto risulterà fattibile e gli obiettivi raggiungibili mentre ulteriori dieci punti saranno riconosciuti se l’ente proponente dimostrerà che il progetto può durare nel tempo. Inoltre un punteggio decimale sarà dato in ragione della sostenibilità della proposta che dovrebbe essere sempre più autofinanziabile così da diminuire il ricorso alle fonti di finanziamento esterne. La valutazione del progetto si completerà esaminando la capacità dell’intervento di servire quanta più gente e la capacità di conservare i livelli occupazionali.

Poi c’è la parte di valutazione rivolta alle caratteristiche dell’ente. I criteri di valutazione sono quattro ciascuno dal valore decimale. Bisogna dimostrare di avere le condizioni strutturali, di avere una professionalità interna adeguata, di sapere attivare reti formali e informali nel territorio e, infine di stare svolgendo attività simili a quelle per cui viene presentata la manifestazione d’interesse per avere il contributo.

Infine, anche quest’anno è previsto un punteggio favore: 10 punti in più che potranno essere attribuiti agli enti storici, a quelli che godono di particolari riconoscimenti legislativi. Non possono accedere però gli enti che hanno un rapporto convenzionale con la Regione siciliana e con altri enti regionali. Saranno rigettate infine, le richieste degli enti che già godono di altri finanziamenti per gli stessi progetti e le stesse attività, e le istanze di enti che faranno richiesta per più di un’area di intervento.


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