Extrabudget agli enti, l'Olaf | chiede spiegazioni alla Regione - Live Sicilia

Extrabudget agli enti, l’Olaf | chiede spiegazioni alla Regione

Oggi gli ispettori europei hanno incontrato il dirigente generale Anna Rosa Corsello e hanno chiesto chiarimenti sul modo utilizzato per recuperare le somme illegittimamente erogate agli enti negli anni passati.

Formazione professionale
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PALERMO – “Si è trattato di una visita programmata da tempo”. Il dirigente generale Anna Rosa Corsello minimizza. Ma oggi, l’Olaf, l’ufficio antifrode dell’Unione europea, ha chiesto spiegazioni, per la prima volta, sulla vicenda dei cosiddetti extrabudget. Un caso sollevato più volte da Livesicilia e che ha portato già alla condanna da parte della Corte dei conti, dell’ex assessore alla Formazione Mario Centorrino, oltre all’”invito a dedurre” (di fatto, il rinvio a giudizio per la magistratura contabile) per ex amministratori e burocrati. Tra questi, anche l’attuale Segretario generale Patrizia Monterosso.

Gli ispettori dell’Antifrode hanno chiesto spiegazioni sulle modalità con le quali la Regione sta cercando di recuperare le somme erogate in maniera illegittima, negli ultimi anni, a diversi enti di Formazione. Di fatto, l’amministrazione ha deciso di bloccare i finanziamenti agli enti per la somma equivalente a quella erogata come “extrabudget”.

Un meccanismo ribadito e suggerito in maniera forte pochi giorni fa proprio da Patrizia Monterosso che ha “messo in mora” la Regione e preannunciato, in caso di ulteriori ritardi nel recupero di quei soldi, una denuncia anche penale nei confronti dei dirigenti della Regione stessa. Compresa l’attuale dirigente generale (ad interim) Anna Rosa Corsello.

È stata lei a rispondere, oggi, alle domande degli ispettori europei. “Sì, ci hanno chiesto – racconta – spiegazioni anche sugli extrabudget. Volevano capire – aggiunge – quale fosse il meccanismo scelto dall’amministrazione per recuperare le somme impropriamente erogate. Ho spiegato loro che abbiamo seguito la via della ‘compensazione’”. Una spiegazione che, stando al racconto della dirigente, avrebbe convinto gli ispettori dell’Olaf. Ma la vicenda è tutt’altro che chiusa, ovviamente. Per il 18 dicembre, infatti, è fissata l’udienza dalla quale potrebbe scaturire la sentenza sui burocrati e gli amministratori coinvolti, accusati di danno erariale.

Il processo, in corso, ha coinvolto esponenti politici e amministrativi che nel 2007 hanno avuto a che fare con la formazione: dal presidente Raffaele Lombardo agli assessori Santi Formica, Carmelo Incardona e Luigi Gentile, passando, come abbiamo detto, per l’attuale segretario generale della Regione Patrizia Monterosso, l’allora dirigente generale Alessandra Russo ed i dirigenti di servizio Maria Carmela Di Bartolo, Salvatore Di Francesca, Loredana Esposito e Antonino Emanuele. La procura della Corte dei conti ipotizza un danno erariale per cifre comprese tra gli 830mila euro contestati a Incardona ai 270mila euro alla Monterosso, passando per il 386mila euro chiesti a Formica e Russo.

Ma l’Olaf oggi avrebbe anche chiesto lumi su altre faccende. In particolare, sulle recenti indagini che hanno coinvolto, tra gli altri, gli enti messinesi Aram, Ancol e Lumen, oltre allo Ial, Aiprig e Anfe Catania. Gli ispettori, in particolare, avrebbero chiesto se le irregolarità avessere refluenze sull’Avviso 20. Il primo bando della Formazione professionale siciliana finanziato interamente con Fondi europei, appunto. La dirigente, però, avrebbe spiegato agli ispettori che le irregolarità da cui sono poi scaturite le indagini, erano legate ai Piani regionali dell’offerta formativa. Insomma, una questione tutta siciliana. E solo uno dei tanti focolai che accendono il settore della Formazione professionale.


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