Si è concluso intorno alle 19 lo sgombero degli abusivi allo Zen. Ma per loro resta ancora un’opportunità, almeno fino a domani mattina, quando l’assessore all’urbanistica Milone comunicherà agli abusivi se sarà loro concessa l’idoneità ad usufruire come abitazioni gli ambienti degli ex uffici di piazzetta Pace. Idoneità che l’assessore non può concedere, in quanto non rientra nelle sue competenze.
“E’ una situazione pietosa: è un piano che contiene più di una trentina di stanze. Parti del tetto sono cadute, altre stanno per cadere. I muri hanno subito infiltrazioni a causa di rotture alle tubature e i fili elettrici cadono dal tetto e dai quadri generali. E ci sono solo due bagni e tre o quattro docce per 21 famiglie”. Questo è quanto hanno raccontato gli occupanti dell’insula 3 dello Zen 2, dopo il sopralluogo compiuto questo pomeriggio nelle stanze dell’ex assessorato all’urbanistica.
Il trasferimento degli abusivi in questo piano dell’ edificio era la soluzione, proposta questa mattina dall’assessore, agli sgomberi. La stanchezza e il nervosismo hanno riacceso la tensione tra occupanti e forze dell’ordine. Nessuna carica, solo qualche tafferuglio, ma che rendono insostenibile l’idea di proseguire un presidio contro uno sgombero che va avanti dalle sette di questa mattina. Sono deserti ora gli appartamenti che sono stati più volte sgomberati dall’inizio di quest’anno. Le forze dell’ordine oggi hanno cercato di mediare i rapporti tra gli occupanti e le istituzioni, per porre fine all’odissea di questa gente, senza ricorrere alla sola repressione. Ma dalle istituzioni è arrivato l’ennesimo rinvio. Intanto gli abusivi si sono spostati nell’area del padiglione occupata dagli assegnatari, dove passeranno la notte nelle tende.