Faraone: "Candiani 'pacchista' | I siciliani non dimenticano" - Live Sicilia

Faraone: “Candiani ‘pacchista’ | I siciliani non dimenticano”

"Vuole i voti dei siciliani per farsi eleggere qui e occupare una poltrona in Europa".

Il segretario del Pd
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PALERMO – “È davvero paradossale che arrivi in Sicilia, splendida isola di sei milioni di abitanti con millenni di storia, al centro del Mediterraneo, un piccolo burocrate di Busto Arsizio, un comune di 80 mila abitanti nella provincia di Varese, in Lombardia, che pensa di venire qui a comandare”. Lo dice il segretario del Pd Sicilia, Davide Faraone a proposito dell’intervista del sottosegretario della Lega, Stefano Candiani rilasciata a Live Sicilia.

“Il leghista Candiani – aggiunge – arruolato da Salvini per tentare colonizzare la Sicilia, è solo un pacchista che vuole fregare i Siciliani. Vuole i loro voti per farsi eleggere in questo collegio e occupare una poltrona in Europa. La stessa Europa che vogliono cancellare dalla cartina geografica. Uno di quelli che incontri per strada con un accento strano, ti promette un affare e poi ti tira un pacco grande quanto una casa. Il pacchista leghista è sbarcato in Sicilia, promette il cambiamento e imbarca notabili, trombati e riciclati, sembra interessato ai problemi, ma vuole solo i voti dei ‘terroni’ per poi usarli proprio contro il Sud e la Sicilia.

“Sono convinto – conclude Faraone – che i Siciliani non dimenticheranno chi sono quelli della Lega Nord e cosa hanno detto dei ‘terroni’ e smaschereranno prestissimo questa scandalosa truffa”.

*Aggiornamento
“Per la lega Nord e per i loro alleati grillini arriva il momento di rendere conto e ragione delle tante promesse fatte in campagna elettorale, che ovviamente nonpotranno essere mantenute, ed ecco che spunta il sig. Candiani, novello conquistador delle terre selvagge, il quale, maldestramente, prova a distrarre l’attenzione spingendosi al punto di rinnegare le proprie origini. Mi dispiace deluderlo, ma i siciliani sanno bene chi è stato per anni campato politicamente da Berlusconi e oggi ne sta imbarcando la classe dirigente”. Così afferma in una nota Antonio Ferrante, tra i promotori in Sicilia dei comitati a sostegno di Matteo Richetti, in merito alle parole del leghista Candiani. “Meglio farebbero Candiani e I neoleghisti raccattati ovunque a spiegarci cosa ha prodotto in più di un anno il governo regionale da loro sostenuto e se saranno in grado di onorare gli impegni presi con gli elettori dal momento che la “manovra del popolo” rimane ancora un mistero. ogni parola in più, rispetto a questo, apparirà agli occhi di chi li ha votati come giustificazione anticipata per il fallimento dei loro governi. In ogni caso voglio anche rassicurarlo: noi restiamo alternativi al berlusconismo dal quale loro oggi vorrebbero prendere le distanze, salvo poi tornate ad abbracciarlo un minuto dopo la fine dell’asse gialloverde”.


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