Faraone stoppa Cuffaro: "Niente intese con la Dc se resta ancorata alla destra" - Live Sicilia

Faraone stoppa Cuffaro: “Niente intese con la Dc se resta ancorata alla destra”

E a Palermo "no ai rimpastini"
ITALIA VIVA
di
2 min di lettura

PALERMO – No all’alleanza con la Dc di Totò Cuffaro perché “la sua idea di abbracciare il Ppe in Europa va contro la nostra collocazione nel gruppo liberale Renew Europe che è l’ago della bilancia rispetto alla visione di un’Europa delle Nazioni cara a Giorgia Meloni che tenta di attrarre una parte del Ppe” e perché “comunque il progetto di Cuffaro è quello di un centro alleato stabilmente con la destra, che non ha nulla a che fare col moderatismo”. Sì invece a un’eventuale accordo, per le prossime europee, con ‘Sud chiama Nord’ di Cateno De Luca “e con quei partiti che non condividono il progetto di autonomia differenziata di Calderoli appoggiato da Renato Schifani e che condividono con noi l’idea che c’è uno spazio di centro autonomo dai due poli sempre più spostati a destra e a sinistra”. E’ l’analisi del leader di Iv in Sicilia, Davide Faraone, conversando con l’Ansa a margine dell’assemblea regionale del partito, riunita a Palermo.

“Noi ci aspettiamo coerenza”

“Sento tanti politici siciliani che dicono che sono contrari all’autonomia differenziata, però sostengono Schifani che l’ha votata in Conferenza delle Regioni. Noi ci aspettiamo coerenza – ancora Faraone -. Sul Pnrr non sappiamo cosa succederà al Sud, quello che emerge è che stanno rivedendo il piano e la ridistribuzione dei fondi per lo sviluppo e la coesione a svantaggio del Sud, con la scusa della rimodulazione”.

“Il rimpasto a Palermo sarebbe gravissimo”

“Rimpasto a Palermo? Noi pensiamo che si deve andare avanti nel rispetto degli interessi della città – risponde Faraone -. La giunta sta lavorando benissimo, basti pensare che l’assessore Totò Orlando è riuscito a svuotare quel capannone pieno di bare in attesa di sepoltura. Sinceramente introdurre elementi politici su una esperienza che sta dimostrando qualità sarebbe gravissimo. Il sindaco toglie l’assessore se non funziona non per appartenenza politica. Siamo contrari a rimpasti e rimpastini, è roba da vecchia politica”.


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