"Faro assolto con formula piena e risarcito dallo Stato" - Live Sicilia

“Faro assolto con formula piena e risarcito dallo Stato”

Dopo l'assoluzione Roberto Faro è stato risarcito per ingiusta detenzione. La nota di precisazione del legale.
LA RETTIFICA
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CATANIA – In un articolo riguardante le indagini relative all’agguato di Monte Po dello scorso 7 aprile è stato pubblicato uno stralcio dell’ordinanza Plutone dove si faceva riferimento ai trascorsi criminali della vittima dell’agguato. In un passaggio dell’atto giudiziario compare anche il nome di Roberto Faro, che attraverso il suo legale, l’avvocato Salvatore Aliotta, ha inviato una nota di rettifica. Faro è stato assolto con formula piena da tutte le accuse mosse nel processo Plutone. E inoltre è stato risarcito per ingiusta detenzione. 

“Nel corpo dell’articolo viene pubblicata la biografia criminale di tale Biagio Di Grazia, soggetto principale della notizia stessa. La biografia criminale – scrive nella nota il legale – fa riferimento ad una indagine della Procura di Catania denominata “Plutone”. All’interno della biografia criminale di Biagio Di Graziaa viene riportato, anche, il nome del mio assistito Faro Roberto, il quale viene descritto quale personaggio, a giudizio dalla Procura di Catania, organico all’associazione mafiosa Santapaola e co-indagato nell’indagine denominata “Plutone”. 

Orbene, in merito alla posizione del Sig. Faro Roberto la notizia non aggiunge altro e così riportata lede l’onore e la reputazione del soggetto interessato. In verita, successivamente all’attività di indagine riferita al Blitz Plutone succede dell’altro. Infatti, con sentenza n. 28301D, irrevocabile il 15.10.2016, emessa dalla Corte di Appello di Catania, il Faro Roberto è stato definitivamente mandato assolto dal reato in base al quale avrebbe fatto parte di una associazione di tipo mafioso denominata ” Santapaola”. L’assoluzione è avvenuta, con formula piena, per non aver commesso il fatto. Peraltro, la serie di accadimenti riferiti al Faro Roberto nell’indagine Plutone non si fermano qui, infatti, atteso che lo stesso era stato, ingiustamente, detenuto in regime di custodia cautelare in carcere nel medesimo procedimento penale, nell’ottobre 2018 depositava istanza di riparazione per ingiusta detenzione. Ed, infatti, a giugno del 2019,la Terza Sezione Penale della Corte di Appello di Catania riconosceva al Faro Roberto di avere subito una ingiusta detenzione e per tale ragione – spiega ancora l’avvocato – liquidava in suo favore una somma a titolo di equa riparazione per l’ingiusta detenzione subita, ponendone il pagamento a carico dello Stato”. 

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