"Fava è stato un arrogante | Granata? Lo stimo molto..." - Live Sicilia

“Fava è stato un arrogante | Granata? Lo stimo molto…”

Il candidato di Pd, Udc e Api "abbraccia" anche l'ex sindaco di Ragusa Nello Dipasquale. Mentre monta il "caso-Spampinato": "Mi risulta che l'Api gli abbia chiesto di dimettersi. Attendiamo la sua decisione". Frecciata a Idv e Sel: "Stanno tradendo il loro elettorato".

 

Rosario Crocetta
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PALERMO. “Fava? È stato un po’ arrogante. E credo che Idv e Sel stiano tradendo il loro elettorato”. Rosario Crocetta arriva in compagnia di Nello Dipasquale, ex sindaco di Ragusa con un passato nel Pdl, che ha deciso di sposare la causa dell’europarlamentare del Pd. Che apre a Fabio Granata, tra gli “scontenti” di Fli: “Io e Granata – ha detto Crocetta – condividiamo alcuni principi come quelli della legalità e dell’antimafia. Fabio è una persona perbene, onesta e ha una sua coerenza politica indiscutibile. E del resto, anche lui in fondo proviene dalla Rete di Orlando”. Già, Orlando. Cercato fino all’ultimo. Fino alla ufficializzazione dell’appoggio a Fava: “A pensarci bene – affonda Crocetta – Orlando è il più trasversale dei politici. Alle comunali di Palermo gli hanno fatto comodo i voti di D’Alia. Allora non erano voti ‘cuffariani’…”.

Insomma, ognuno per conto suo. Crocetta e Orlando saranno avversari. E questa contrapposizione verrà rappresentata da Claudio Fava, candidato di Sel sostenuto dal sindaco di Palermo: “Ho fatto mille tentativi – ha raccontato Crocetta – per avvicinare Sel e Idv. Fava ha risposto chiedendo al Pd di abbandonare me e l’Udc. Credo sia stato un po’ arrogante. Io ho sempre proposto le primarie, e lui non le ha mai volute fare. Credo ormai – ha aggiunto – che quella di Sel e Idv sia una scelta consapevole: quella di dividere, spaccare il centrosinistra. Anche in controtendenza col panorama nazionale, dove Vendola, Bersani e Casini sembrano voler correre insieme. In qualche modo, gli altri partiti di sinistra stanno tradendo il loro elettorato”.

Nonostante ciò, Crocetta si dice “certo che vinceremo lo stesso”. E a quel punto, il problema sarà quello di governare, in un panorama che quasi certamente vedrà un presidente senza maggioranza all’Ars: “Nella mia esperienza di sindaco ho imparato – ha spiegato Crocetta – che si può essere intransigenti, ma anche incontrarsi. Credo che in Assemblea arriveranno tanti uomini di buona volontà, che appoggeranno le iniziative e le leggi che andranno nell’interesse della Sicilia. E comunque – ha proseguito – io non governerò dentro il Palazzo. Io governerò con i cittadini. Se i politici siciliani ostacoleranno le riforme per difendere interessi di parte o addirittura mafiosi, porterò la gente in piazza”.

Intanto, la “scommessa di Crocetta” potrebbe avere effetti immediati già sul governo tutt’ora in carica. L’ex sindaco di Gela, qualche giorno fa aveva annunciato: “I partiti che mi sostengono, non possono avere esponenti nell’attuale giunta”. Chiaro riferimento all’Api di Rutelli, rappresentata nell’esecutivo, appunto, da Beppe Spampinato. “Deve essere l’Api a dire all’assessore di dimettersi. Mi risulta – ha aggiunto Crocetta – che l’abbia già fatto. Attendiamo la risposta di Spampinato”.

Al fianco di Crocetta, l’ex sindaco di Ragusa Nello Dipasquale, leader del movimento “Sicilia e Territorio”, che ha deciso di correre col candidato del Pd, nonostante un suo passato nel Pdl: “Va precisato però – ha detto Dipasquale – che nel 2006, quando sono stato eletto sindaco, io correvo da solo, insieme a movimenti e liste civiche. Solo in un secondo momento sono arrivati i partiti. Nel 2009, poi, – ha aggiunto – mi sono autosospeso dal Pdl perché non condividevo il modo di gestire il partito, soprattutto nel rapporto con gli amministratori locali. Mi sono lanciato nel nuovo movimento pur non avendo, in quel momento, alcuna convenienza. E in alcuni comuni del Ragusano, come a Scicli, abbiamo sostenuto amministrazioni di centrosinistra, ottenendo oltre il 10%. Ho scelto Crocetta perché è un uomo onesto, capace e di rottura, come me”. E l’approdo nella coalizione “pro-Crocetta” è giunto attraverso una rottura, appunto, col Movimento per la gente di Maurizio Zamparini (“Quando gli ho comunicato – racconta Dipasquale – la mia intenzione di seguire Crocetta, lui ha coerentemente preso un’altra strada”), e con l’inserimento di Dipasquale e di altri esponenti del movimento “Sicilia e Territorio” nella lista di Crocetta presidente. Dove troveranno spazio altri rappresentanti di movimenti e associazioni, come il medico Giuseppe Valenti del “Movimento più”, di Marina La Farina che rappresenta le donne di “Se non ora, quando?”, un ex Forcone (Franco Calderone), l’ex vicequestore di Gela Antonio Malafarina e Salvatore Petrucci, un passato nei Comunisti italiani e promotore del movimento “Sinistra alternativa per Crocetta”.


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