PALERMO – Sentenza che potrebbe risultare devastante per il completamento dei lavori alla Circumetnea. Ieri il Consiglio di giustizia amministrativa ha accolto l’appello del consorzio Ciro Menotti contro l’aggiudicazione dei lavori all’Ati con società mandataria la Tecnis spa. Annullando, di fatto, la gara. La sentenza è la 193/2016 arrivata proprio ieri, con la quale il supremo consesso della Giustizia amministrativa ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Claudio Vinci e Giuseppe Innocenti secondo cui il giudizio espresso dalla commissione, che ha dichiarato vincitrice la Tecnis, “avrebbe dovuto – spiegano i due legali citando la sentenza – congruamente motivare sull’attribuzione dei punteggi di gara. Viene pertanto – concludono – annullata dal Cga la relativa aggiudicazione”.
La controversia riguardava la gara indetta dalla gestione governativa Ferrovia Circumetnea per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori relativi al prolungamento della rete ferroviaria nella tratta metropolitana tra la stazione di Galatea (esclusa) e la stazione Giovanni XXIII (inclusa). Lavori per un costo pubblico totale di 215,2 milioni di euro: 118,3 dei quali da fondi europei e 96,9 da altri finanziamenti pubblici. I legali del consorzio Ciro Menotti avevano già diffidato la Ferrovia circumetnea dalla prosecuzione dei lavori, proprio in ragione della pendenza e nella eventualità che la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa potesse, in caso di accoglimento dell’appello, annullare l’aggiudicazione in favore dell’Ati Tecnis. Cosa che si è verificata.