Bollino blu, Lillo Vizzini:| "Il Comune faccia chiarezza" - Live Sicilia

Bollino blu, Lillo Vizzini:| “Il Comune faccia chiarezza”

"Sui dubbi avanzati dai cittadini a Federconsumatori in merito al bollino blu il Comune dovrà fare chiarezza". Così il presidente regionale dell'ente Lillo Vizzini.

il presidente regionale federconsumatori
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PALERMO – “Molti cittadini continuano insistentemente a rivolgersi allo sportello Federconsumatori affinché sia fatta, una buona volta, chiarezza sul bollino blu e sulla volontà della Amministrazione di Palermo a mantenerlo in vigore”. A dichiararlo è Lillo Vizzini, presidente regionale di Federconsumatori, in merito alla diverse modalità con cui il comune del capoluogo si approccia al pagamento del bollino blu.

“Il comma 8 dell’art.11 del D.L. n. 5 del 9 febbraio 2012,  convertito nella Legge n 35 del 4 aprile 2012 – spiega Vizzini –  ha introdotto una notevole semplificazione in ordine al c.d. “bollino blu”. In forza di tale disposizione di legge nazionale, a decorrere dall’anno 2012, il controllo obbligatorio delle emissioni dei gas di scarico degli autoveicoli e dei motoveicoli deve essere effettuato esclusivamente al momento della obbligatoria revisione periodica del mezzo”.

Ebbene, in seguito a talune incertezze nate in merito alla portata della citata fonte normativa, il Ministero dei Trasporti, con Circolare del 30 maggio 2012, ha precisato che già dal 10 Febbraio 2012 il tradizionale bollino blu non deve essere più richiesto né rilasciato agli utenti stradali”.

Eppur tuttavia l’Amministrazione di Palermo, con la Delibera di Giunta n. 211 del 18 dicembre 2012, e in aperto contrasto con quanto previsto a livello nazionale e regionale, ha stabilito di confermare la validità del bollino blu, ma soprattutto di confermarne il costo.

“Non si può infatti negare che l’automobilista palermitano – conclude Vizzini – oltre al costo della obbligatoria revisione biennale, che comprende già l’operazione di analisi dei gas di scarico, è costretto a pagare anche per il bollino blu. Tale imposizione, valida solo per la città di Palermo, si configura come una vera e propria imposta di scopo. Non solo. L’automobilista si deve accollare anche i costi per la gestione del servizio (circa € 1,30), ovvero il ricavo delle officine autorizzate. Paradossalmente, l’automobilista proveniente da una città ove non vige l’obbligo del bollino blu annuale, una volta entrato nella nostra città, deve essere multato. Nessuna preclusione a quei rimedi che possano concretamente determinare una sensibile riduzione di gas di scarico e polveri sottili nella nostra città, purché siano concreti e gravino il meno possibile sulle tasche dei cittadini. Abbiamo scritto, pertanto, al Sindaco e all’assessore all’ambiente: aspettiamo risposte”.


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