Federico II, Galvagno: "Il nuovo presidente dovrà parlare ai giovani" - Live Sicilia

Federico II, Galvagno: “Il nuovo presidente dovrà parlare ai giovani”

Il presidente dell'Ars presenta le attività della Fondazione
PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMO – “Che caratteristiche dovrà avere il nuovo presidente della Fondazione Federico II di Palermo? Dovrà essere una persona capace di fare avvicinare i giovani al mondo della cultura e dell’arte, perché talvolta sono proprio i giovani ad annoiarsi. Cercheremo, quindi, qualcuno che possa seguire anche il linguaggio dei giovani”.

Così il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa all’Oratorio di San’Elena e Costantino, sede della Fondazione Federico II a Palermo. “Sulla nomina del nuovo direttore della Fondazione – prosegue – non abbiamo novità. Tutto quello che avevo letto, in alcuni giornali, rispetto al fatto che fosse diventato un posto di sottogoverno, da dare prima delle elezioni europee, lo abbiamo smentito. Stiamo lavorando in grandissima armonia con gli uffici della Fondazione, guidati da Antonella Razete. Quando troveremo la figura più adatta a ricoprire questo ruolo, il posto verrà assegnato. Le cose alla Fondazione Federico II – prosegue Galvagno – indipendentemente da tutto, stanno andando molto bene, sia per quanto riguarda gli incassi, il numero di visitatori e la qualità dei prodotti che stiamo portando avanti. Ad esempio, abbiamo, per la prima volta fatto una collaborazione con la Pinacoteca di Brera, facendo uscire, dopo 120 anni, delle opere da lì. Non mi sembra che nel passato si siano fatte cose simili, questo non vuole essere un confronto. Ho rispetto per Patrizia Monterosso e per coloro che l’hanno preceduta”, conclude.

“Le polemiche di questi giorni sul libro di Brusca e sul film su Matteo Messina Denaro? Sono fenomeni che vanno raccontati, ma ritengo che la chiave di lettura deve essere che, certe figure, non rappresentano personaggi da emulare ma da contrastare. Mi auguro che, in entrambi i progetti, emerga il contrasto alla mafia – ha detto il presidente dell’Ars -. Se un film del genere deve essere proiettato – prosegue – deve servire per educare le nuove generazioni, per far capire quali possono essere i rischi della mafia, del mondo dello spaccio e di quelle che possono essere le tentazioni che conosciamo tutti. Noi non abbiamo come miti Provenzano e Matteo Messina Denaro ma abbiamo come miti altre figure, come Falcone e Borsellino, giusto per fare qualche nome”.

Poi annuncia: “Stiamo lavorando a un concerto di Natale che prevederà una raccolta fondi per destinarli all’associazione di Stefania Petyx, alla quale collaborano anche Ficarra e Picone e Pif. L’associazione si occupa di famiglie disagiate e anziché portare loro beni di prima necessità, li porta a fare delle esperienze, come ad esempio andare al cinema, al bowling, in pizzeria, al mare. Cose che per noi sono assolutamente normali ma che per loro sono un evento. La prima edizione del concerto di Natale sarà destinata a questa realtà”.

Il progetto di street art nell’Isola

Tra le iniziative della Fondazione presentate un progetto di street art, che coinvolge artisti siciliani e internazionali impegnati nella realizzazione di opere sui temi della legalità in diversi luoghi della Sicilia. Alla presentazione del progetto, oltre a Galvagno erano presenti anche Nello Dipasquale, componente del consiglio di presidenza dell’Ars, e Antonello Cracolici, Presidente della commissione Antimafia regionale. Il progetto di street art coinvolgerà tutto il territorio regionale per la sensibilizzazione alla cultura della legalità in un’ottica di Sicilianità, Italianità, Internazionalità.

“L’idea – ha spiegato Galvagno – ha origine a Paternò, la mia città, dove nei prossimi giorni inizieranno i lavori per la realizzazione della prima opera ed è finalizzato alla rigenerazione urbana attraverso l’iconografia dei testimoni della lotta alle mafie e più in generale della lotta tra il bene contro il male”.

Il progetto, prevede un format che porterà all’individuazione di due murales per ognuna delle nove province siciliane. L’idea sarà quella di dare vita ad una via della legalità “che potrà essere anche esportata all’estero in futuro”, ha annunciato il presidente della Federico II. Il primo murale realizzato a Paternò sarà pronto entro la fine di questo mese. In ogni provincia saranno realizzati due murales: uno affidato all’artista locale, che si confronterà con l’iconografia degli eroi della legalità, e l’altro all’artista internazionale che esplorerà le tematiche della lotta tra il bene e il male, dove il bene vince. Il progetto si sta componendo come un puzzle in itinere, con l’individuazione degli artisti e degli edifici e si concluderà entro giugno del 2025.


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