Rosy massacrata con dieci coltellate | Condannato lo spietato assassino - Live Sicilia

Rosy massacrata con dieci coltellate | Condannato lo spietato assassino

Il femminicidio. Trent'anni per un palermitano che uccise l'ex compagna.

PALERMO – Il padre la trovò in una pozza di sangue. Nell’appartamento al civico 8 di via Orecchiuta, rione Viallagrazia, la vita di Rosy Bonanno fu recisa da dieci coltellate al petto. A sferrarle fu Benedetto Conti che uccise l’ex convivente.

Oggi la condanna a trent’anni diventa definitiva. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Procura generale che voleva contestare all’imputato la premeditazione. I parenti della vittima, parte civile con l’assistenza dell’avvocato Paola Rubino hanno ottenuto cospicui risarcimenti danni. Soldi che, però, non incasseranno mai. L’assassino, infatti, faceva il venditore ambulante.

“E’ stata colpa dei parenti di Rosy. E’ colpa loro se l’ho uccisa”, disse Conti tentando di difendersi. Erano le 9 del 10 luglio 2013. Conti non si era mai rassegnato alla fine della relazione con Rosy nonostante fosse ormai trascorso un anno e mezzo. Per due volte la donna, che aveva 26 anni, lo aveva denunciato per stalking. Nel frattempo era tornata a vivere con i genitori nell’appartamento al terzo piano di una palazzina popolare. E lì che Conti bussò. Riuscì a farsi aprire. Poi la violenza.

Benedetto Conti tentò una fuga inutile. I poliziotti della Squadra mobile lo rintracciarono a Villabate. Davanti agli agenti confessò il delitto. Secondo l’accusa, l’uomo era sceso da casa armato. Ed invece trovò nella cucina della vittima il coltello con cui la uccise.  

 


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