Donne uccise a Riposto, assassino in auto con la seconda vittima - Live Sicilia

Donne uccise a Riposto, assassino in auto con la seconda vittima

Nuovi dettagli sull'assassinio di Melina Marino e Santa Castorina. La prova che il killer le conosceva entrambe.
DUPLICE FEMMINICIDIO
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RIPOSTO – Vittima e carnefice erano insieme in macchina. Dalle indagini sul duplice femminicidio-suicidio di Riposto emergono nuovi dettagli. I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Catania hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza del giorno in cui le due donne sono state uccise.

Si vede sopraggiungere la Fiat Panda guidata da Santa Castorina. Accanto a lei è seduto Salvatore La Motta, l’uomo che poco dopo la ucciderà a colpi di pistola. Erano le 10 del mattino. Un’ora e mezza prima era stato commesso il femminicidio di Carmelina Marino, freddata mentre era ferma in auto nella zona del lungomare.

La Fiat Panda giunge in via Roma proveniendo dalla direzione di Villa Pantano. Al momento non è chiaro dove vittima e carnefice si siano incontrati. Dopo aver ucciso le due donne La Motta si è sparato un colpo di pistola alla tempia davanti alla caserma dei carabinieri.

Un triangolo amoroso

Finora era certo che l’assassino in passato avesse avuto una relazione sentimentale con Marino. Ora è emerso con chiarezza anche il rapporto con la seconda vittima. I due si conoscevano. Diventa sempre più probabile che fossero i protagonisti di un triangolo amoroso.

Stamani è stato convalidato l’arresto di Luciano Valvo, il 55enne accusato di concorso in omicidio. C’era lui alla guida della Volkswagen Golf nera a bordo della quale La Motta, ergastolano in permesso premio, è giunto sul lungomare. Sceso dall’auto, si è avvicinato allo sportello lato passeggero della macchina di Melina Marino e ha fatto fuoco.

La macchina di Valvo era controllata tramite un Gps piazzato nell’ambito di un’altra indagine. Anche questo è un dato da chiarire.

Gli spostamenti della Golf

Alle 8:30 la Golf viene localizzata nella via dove abitava Santa Castorina e quattro minuti vicino casa di Carmelina Marino. Quindi in via Duca del Mare, luogo dell’omicidio di quest’ultima, e di nuovo nei pressi dell’abitazione di Santa Castorina dove viene poi trovata dai carabinieri. 

La Motta e la seconda vittima compariranno nelle immagini delle telecamere di video sorveglianza, insieme a bordo della Panda. Sono gli ultimi istanti di vita di Santa Castorina.


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