MOTTA SANT’ANASTASIA – C’è un nutrito blocco a Motta Sant’Anastasia che sembrerebbe non avere dubbi su chi votare o meno alle elezioni regionali. Le forze convergerebbero tutte verso la candidatura di Danilo Festa, il giovane consigliere comunale, noto esponente del comitato No discarica, oggi sceso in campo a sostegno delle lista “Cento Passi per la Sicilia” per Fava presidente. Il comune denominatore non poteva che essere la battaglia condotta negli ultimi anni contro l’esistenza dell’impianto di smaltimento dei rifiuti di Valanghe d’Inverno. Gran parte degli esponenti dei comitati no discarica, esperti, ambientalisti, associazioni, ma anche semplici cittadini rappresentano lo zoccolo duro della candidatura del giovane Festa.
L’aspirante consigliere regionale – il cui background politico si colloca nell’area della sinistra radicale che fa riferimento a Civati – oggi, almeno a Motta, sembrerebbe godere di un appoggio trasversale come testimoniano le decine di dimostrazioni e consensi piovuti su Facebook. Il voto a Festa, insomma, assume quasi il tenore dell’imperativo nella città dove ha storicamente sede l’impianto. “La mia decisione di scendere in campo in sostegno di Fava sia espressione migliore del modo di intendere la politica”, ha dichiarato Festa. Ma è presto detto. Se da un lato, infatti, la tendenza sembra privilegiare Festa, dall’altro potrebbe invece lasciare a bocca asciutta il candidato alla presidenza, la cui preferenza da parte dei ”festiani” non sembra affatto scontata. Senza tralasciare, che a Motta, in questi giorni non mancano le fibrillazioni tipiche di campagna elettorale.
Appare chiaro, invece, che l’eventuale elezione di Festa all’Ars rappresenterebbe per la città di Motta, così come per Misterbianco, il vero solco della continuità nella battaglia contro la discarica. Una lotta che stavolta potrebbe più segnatamente arrivare nelle stanze di Palazzo dei Normanni. Nel desiderio comune, il candidato potrebbe, almeno idealmente, far valere meglio la voce dei comitati alla Regione, alla luce inoltre delle ultime vicende connesse alla discarica, primo fra tutti il riavvio dell’iter di rinnovo della autorizzazioni integrate ambientali; una questione sulla quale i comitati si sono fermamente opposti, sebbene, il ripristino della procedura, sia stato stabilito da una sentenza del Cga. Per quanto, infatti, le decine di sentenze e ordinanze abbiano finora fatto incrinare il castello di accuse sorretto dai gruppi no discarica, dal canto loro non si registra alcun ripensamento. A pesare è anche l’eco delle promesse da marinaio fatte da Crocetta ai cittadini di Misterbianco e Motta. Ecco perchè la battaglia contro l’esistenza della discarica, collocata a così pochi passi dal centro abitato, non è affatto conclusa.