Festa di luci e... | di babbaluci - Live Sicilia

Festa di luci e… | di babbaluci

Commenti

    Bellissima, accanto ai nostri nipotini, diventiamo un po’ Bambini….

    Bravo Roberto. Alla giornalista, tenendo in mano il mio nipotino Mario avrei risposto con le parole del prof. Veronesi: “L’importante è capire la differenza tra il prolungare la vita e il prolungare la morte”. E per me la vita non può essere solo un cuore che batte o un rene che produce pipì; è anche avere la capacità di parlare al tuo nipotino o di raccontargli di quando facevi il dottore. Viva Palermo e Santa Rosalia. E, come sempre, complimenti.

    Ha atteso che dal 14 si passasse al 15 luglio, il giorno a lei dedicato in città. Ha attraversato con lentezza tutto il Cassaro, solo intorno all’una e trenta ha varcato Porta Felice. Il mare, finalmente. Si sarebbe detto una volta. Oggi, lo stesso mare è stato trasformato in fossa comune di disperati. Ma Santa Rosalia non ci sta. Un temporale mai visto in tempo di Festino si è scatenato su Palermo e i palermitani. Su quelli che hanno paura dell’altro e quelli che no. Quanti sono? Nell’eterna stagione di sondaggi forse c’è chi li ha contati. Ma vuoi mettere quegli studenti dell’Industriale che ancor prima dell’Onu hanno capito che cosa fosse il decreto sicurezza e quelli che hanno sputacchiato su fratel Biagio?
    Il basso continuo dei tuoni copriva in certi momenti i giochi di fuoco, come a volerci ricordare, la santa, che c’era poco da festeggiare.
    È vero, si dice scherza coi fanti, ma lascia stare i santi. E allora parliamo del fante Salvini Matteo che si è fatto Capitano, che in questa città di Totucci affettuosamente è chiamato Salvino, che dalla sua Padania inferiore tratta i palermitani come tanti babbaluci: gli ha sucato l’arma*.

    *anima.
    Traduzione ad uso di padani e malpensanti.

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