MESSINA – Seicento metri quadrati di spiaggia, poco più o poco meno, sotto sequestro. Perché? Per evitare che venga ripristinato il lido abusivo che vi era stato allestito. Solo che, e qui la faccenda si fa paradossale, i 24 ombrelloni e i 52 lettini sono stati restituiti all’indagato mentre sotto sequestro è rimasta la spiaggia.
Accade a Filicudi, gioiello delle Eolie. Da anni un filicudaro con l’arrivo della bella stagione noleggia lettini e ombrelloni senza alcuna autorizzazione sulla spiaggia “Le Punte”.
L’11 agosto scorso il personale dell’ufficio marittimo di Lipari ha deciso di intervenire d’urgenza per bloccare l’occupazione abusiva dell’area demaniale. Quindi la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto ha chiesto la convalida del sequestro al giudice per le indagini preliminari. Solo che la richiesta è giunta oltre il termine di 48 ore previsto dalla legge. E qui la storia si fa “surreale”, come l’ha definita l’avvocato Mario Bellavista, filicudaro di adozione. Il Gip ha dovuto restituire lettini e ombrelloni per un vizio procedurale ma, sussistendo il pericolo che vengano piazzati di nuovo, ha deciso di intervenire alla radice. La spiaggia è stata transennata e posta sotto sequestro.
“Pensavo di averle viste di tutti i colori, specialmente nella mia professione di avvocato”, spiega Bellavista. Succede che il giudice, il 22 agosto, “dispone il sequestro della spiaggia per evitare l’eventuale illecita occupazione inibendone l’uso a tutti i cittadini che avrebbero il diritto di utilizzarla”.
Il legale conclude con una riflessione, ironica e amara al tempo stesso: “E se capitasse di sequestrare delle bancarelle poste abusivamente in un lungomare o, peggio ancora, delle sedie poste abusivamente dentro il Colosseo”.