Finanziaria a rilento nelle commissioni, tensioni nella maggioranza - Live Sicilia

Finanziaria a rilento nelle commissioni, tensioni nella maggioranza

Pioggia di emendamenti

PALERMO – Finanziaria impantanata all’Ars. Le tre commissioni parlamentari che devono ancora completare l’esame della manovra proseguono il loro lavoro a rilento e così è saltata la riunione di Giunta mentre l’incontro fissato da diversi giorni tra il governatore Schifani e i capigruppo di maggioranza si è tenuto direttamente a Palazzo dei Normanni. Il centrodestra, infatti, è impegnato con tutti gli assessori e i deputati nella battaglia parlamentare. Le opposizioni stanno mettendo in atto la consueta ‘guerriglia’ per rallentare i lavori, con continui interventi su ogni singolo emendamento esaminato, ma a frenare la marcia della legge di stabilità sono ancora una volta i malumori interni alla maggioranza. Per questo motivo il presidente della Regione ha invitato i deputati al rispetto della disciplina di coalizione.

Battaglia sui fondi ai Comuni

La commissione Affari istituzionali, alla quale si aggiungono quella che si occupa di Attività produttive e quella che esamina le norme relative ad Ambiente e territorio, va avanti a singhiozzo. Nella prima commissione, dove le norme da esaminare sono 17, c’è stata una levata di scudi collettiva contro l’articolo 5 della Finanziaria che porta in dote tre milioni di euro all’assessorato alle Autonomie locali, retto dalla Dc con Andrea Messina. L’articolo assegna all’assessorato la facoltà di approvare contributi ai Comuni “per iniziative di carattere sociale, economico e culturale per la valorizzazione delle tradizioni locali”. Le resistenze dei partiti, e in particolare da parte di Fratelli d’Italia, hanno costretto il presidente della commissione, Ignazio Abbate, ad accantonare la discussione sull’articolo per potere proseguire i lavori ed esitare il parere dell’organismo parlamentare. Sulle divisioni del centrodestra si è incuneata l’opposizione, che ha presentato un emendamento per destinare le risorse a tutti i Comuni.

Opposizioni: “Finanziaria che non serve alla Sicilia”

“Stanno cercando di fare la stessa operazione fatta nella manovra correttiva, dando contributi a sportelli solo ai Comuni che scelgono loro”, dice il capogruppo del Pd Michele Catanzaro. “Questa manovra serve al governo e alla maggioranza per preparare la campagna elettorale per le europee, è piena di marchette”, aggiunge Gianfranco Miccichè. Il pentastellato Nuccio Di Paola guarda avanti: “La Finanziaria, così com’è, non risolve nessuno dei problemi della Sicilia”.

La Finanziaria s’ingrossa

Tutto questo mentre la manovra lievita con una serie di emendamenti, anche di maggioranza, che comportano aumenti di spesa. Modifiche che difficilmente, però, troveranno posto nel testo che poi la commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone, dovrà mettere a punto prima dell’Aula. Pioggia di emendamenti, ad esempio, sull’articolo 2 che individua le riserve destinate ai Comuni. Anche in questo caso sarà difficile per la commissione Bilancio contenere ‘l’esuberanza’ dei deputati che puntano a inserire i propri desiderata in un testo che, al momento, non si sa ancora quando potrà approdare in Aula. Otto gli articoli da esaminare complessivamente per la commissione Attività produttive, quattro per la commissione Ambiente che alle 17:30 aveva espresso il proprio parere soltanto su una norma.


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