Finanziaria di tagli, rinvio a lunedì| Ridotti i fondi per la Tabella H - Live Sicilia

Finanziaria di tagli, rinvio a lunedì| Ridotti i fondi per la Tabella H

Dopo una lunga giornata all'Ars, governo, maggioranza e opposizione hanno trovato l'accordo su un emendamento che prevede tagli per decine di milioni di euro. Ecco tutte le "sforbiciate" decise dall'esecutivo.
Ars. Trovato l'accordo
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Lunedì, probabilmente, sarà il giorno dell’approvazione di bilancio e Finanziaria. Dopo una giornata intensa, in cui non sono mancate le polemiche, anche tra alleati, un maxiemendamento presentato dal governatore Lombardo, che nel primissimo pomeriggio aveva incontrato il presidente dell’Ars Francesco Cascio (“sta operando da mediatore”, ha spiegato Lombardo), ha consentito di trovare un faticoso accordo, soppiantando tre precendenti emendamenti dell’esecutivo, che ieri notte avevano portato alla rottura in Commissione bilancio.

Ma cosa c’è nel testo del governo? Intanto, tagli che riguardano scuola, sanità, cultura, Università, enti locali. E nel testo, nessuna norma per lo sviluppo. Alla fine il testo, infatti, che porta la firma del governo, è composto quasi esclusivamente da norme fatte di riduzioni di spesa, in linea con le osservazioni formulate in via informale dal commissario dello Stato che aveva posto dubbi su alcune poste di entrata del bilancio di previsione per il 2012.

Le norme sullo sviluppo, espunte dall’ufficio di presidenza dell’Ars per evitare l’impasse in aula, confluiranno in un disegno di legge stralcio che sarà esaminato dall’aula dopo bilancio e finanziaria. Una mossa che non è piaciuta all’assesore all’Economia, Gaetano Armao, che ritiene “essenziali” le norme, ricordando che si trovavano nel testo originario anche perché frutto di un accordo con lo Stato nell’ottica di una politica di risanamento dei conti pubblici e di incentivazione alla crescita economica.

I numeri del maxiemendamento, che in aula lunedì prossimo potrebbero variare ulteriormente, non lasciano dubbi. A cominciare da quelli sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione, uno dei punti ‘oscuri’ secondo il commissario dello Stato: è previsto un accantonamento negativo di 192,8 milioni, cioè fino a quando non saranno realizzate queste entrate è ci sarà una riduzione della spesa pari a 100 milioni per il fondo delle autonomie locali (terza trimestralità), 50 milioni per il trasporto locale, 20 milioni per i collegamenti marittimi, più altri 22,8 milioni di tagli.

Ma la sforbiciata riguarda anche la spesa della Presidenza e degli assessorati regionali, 80,7 milioni in meno per formazione del personale, teatri, università, ricerca scientifica, manifestazioni culturali e sportive. Quasi cinque milioni (la spesa passa da 50 a 45 mln), invece, vengono tolti ad associazioni ed enti dell’ex tabella H, per in quali è previsto un taglio orizzontale del 10% per il 2012 e del 20% per il 2013 e il 2014.

Tagli del 10% sono previsti per la manutenzione dei vivai, le aree attrezzate, i boschi demaniali e del 5% per il funzionamento dell sovrintendenze, enti parco e riserve naturali, contributi per attività teatrali pe rminori, , manutenzione reti monitoraggio meteo-idropluviometrico, Istituto ciechi di Palermo e Catania, istituzioni scolastiche primarie e secondarie. Previsti aumenti del 50% dei canoni di concessioni,e maggiori costi per il rilascio di parere e autorizzazioni, la soppressione dell’Aran, dell’Agenzia per l’impiego e della commissione edilizia comunale, il taglio dei fondi per il garante dei detenuti, la riduzione del 30% della dotazione organica degli uffici del presidente della Regione e degli assessorati, la mobilità interna obbligatoria per il personale della Regione. Salvi, ma con importi minori, i rinnovi dei contratti del personale della Regione e le graduatorie del Cas. Inserite anche due norme sui cimiteri e i servizi pubblici locali.

“Stiamo lavorando come le formiche, – ha detto Antonello Cracolici, capogruppo del Pd al’Ars – che faticano dalla mattina alla notte per rimettere a posto i conti disastrati durante gli anni in cui governavano le cicale. Stiamo risanando una situazione molto difficile che è sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto – e stiamo facendo scelte importanti. Intanto, le stesse cicale che fino a ieri hanno sperperato tutto, ora si lamentano e ci urlano contro”. Critica sull’operato della maggioranza, ad esempio, è Marianna Caronia: “Non si butti giù l’onorevole Cracolici, – ha detto la deputata del Cantiere popolare – offrendoci una visione riduttiva della sua fatica quotidiana. È vero, lui e i suoi amici della maggioranza ribaltonista lavorano giorno e notte, insieme al Presidente della Regione, ma da alcuni anni, non solo in queste ore. Peccato che tanto impegno sia teso all’occupazione di tutti i posti disponibili e alla paralisi della Sicilia. Come non riconoscere tanto merito?”.


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