Crocetta incontra la maggioranza | Stretta sulla riforma delle Province - Live Sicilia

Crocetta incontra la maggioranza | Stretta sulla riforma delle Province

AGGIORNAMENTO ORE 00:27. Il testo sui liberi consorzi al centro dell'incontro voluto dal governatore. Nulla di fatto sulla finanziaria.

a palazzo d'orleans
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PALERMO – Governo e maggioranza accelerano sulla riforma delle Province, rimasta incompiuta dopo la legge con la quale l’Assemblea regionale ha abolito il voto e stabilito la nascita dei Liberi consorzi come enti di secondo livello. Domani il governo Crocetta porterà in commissione Affari istituzionali dell’Ars un emendamento di riscrittura del disegno di legge depositato mesi fa e che nella nuova versione prevede l’istituzione di sei Liberi consorzi e di tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) al posto delle attuali nove Province. Il testo e’ stato al centro del vertice di maggioranza, appena concluso a Palazzo d’Orleans, convocato dal governatore Rosario Crocetta.

L’incontro ha riguardato anche la Finanziaria. Dopo due ore di colloqui a Palazzo d’Orleans, Crocetta e i suoi alleati hanno deciso di aggiornarsi alla prossima settimana per entrare nei dettagli della manovra finanziaria. Frattanto gli assessori proseguiranno nel lavoro avviato con il dipartimento Economia e soprattutto il governo cercherà di stringere sui contenuti del confronto avviato col governo Renzi su alcune questioni, a partire dalle rivendicazioni della Regione in materia fiscale e sulla riduzione della quota di compartecipazione alla spesa sanitaria. “Il vertice è stato positivo e sereno – dice il capogruppo del Pd in Assemblea, Baldo Gucciardi – Il presidente Crocetta ha fatto il punto sull’incontro avuto col sottosegretario Delrio, ora bisogna attendere gli sviluppo dei tavoli tecnici ministeriali”. Per poter chiudere il bilancio servono circa 3 miliardi di euro. “La giunta sta lavorando ad alcune riforme – prosegue Gucciardi – Sicuramente su alcune questioni la Sicilia si deve allineare al resto del Paese. Aspettiamo che il governo completi il testo che sarà condiviso con la maggioranza in modo da portarlo all’Ars entro fine mese, nei tempi prestabiliti”.

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