PALERMO – Bilancio previsionale avanti, Finanziaria ancora ferma al palo. Questo, in sintesi, l’esito della giornata di lavoro della commissione Bilancio dell’Assemblea regionale. Concluso il compito delle commissioni di merito sulla Finanziaria, gli occhi sono puntati sulla seconda commissione di Palazzo dei Normanni che ha quasi chiuso l’esame del previsionale.
Bilancio, trovate coperture per 163 milioni
Resta da esaminare un emendamento tecnico presentato dall’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, che si è reso necessario per la copertura di 163 milioni di euro. Novanta milioni andranno a coprire le minori entrate previste per la Regione a causa della riforma delle aliquote Irpef, passate da quattro a tre. La restante parte è dovuta all’aumento della compartecipazione della Sicilia alla spesa sanitaria visto l’aumento delle risorse trasferite dallo Stato all’Isola. Da qui si ripartirà alla ripresa, dal momento che le opposizioni hanno chiesto una pausa per potere studiare al meglio le carte. Al termine di un pomeriggio di lavoro, Falcone professa ottimismo: “I lavori in commissione procedono con impegno, confidiamo nel senso di responsabilità delle forze politiche”. Parole che fanno il paio con l’auspicio formulato in giornata anche dal presidente della Regione, Renato Schifani.
Cambi in corsa nella commissione Bilancio
In commissione, però, è stato un altro giorno non facile per la maggioranza, costretta a sostituire tre dei suoi otto parlamentari: assenti l’autonomista Giuseppe Lombardo e i forzisti Margherita La Rocca Ruvolo e Michele Mancuso, sostituiti con Giuseppe Carta, Stefano Pellegrino e Gaspare Vitrano. Il governo ha impresso infatti una tabella di marcia serrata per potere centrare l’obiettivo del via libera alla manovra entro la fine del 2023. “Una evidente forzatura del regolamento parlamentare – mette a verbale Nuccio Di Paola (M5s) -. Non si possono sostituire i componenti della commissione Bilancio in corsa come se nulla fosse, è una eventualità prevista dal regolamento soltanto come eccezione ma qui siamo di fronte a tre cambi in un colpo solo”.
Opposizioni unite e nel selfie c’è anche Miccichè
E dopo il bilancio la commissione dovrà aprire il capitolo Finanziaria, sulla quale è arrivato il commento sprezzante di Gianfranco Miccichè, ormai parte integrante delle opposizioni, come confermato anche da un selfie di fine giornata che lo immortala con Pd, M5s e Sud chiama nord all’osteria ‘Nonna Rita’ di Palermo. “Incomprensibile come un articolo su due sia una marchetta a favore di un partito della maggioranza, probabilmente per ricompensare il leader di questo partito dopo avergli detto no per la candidatura alle Europee – sottolinea l’ex presidente dell’Ars -. Credo si stia esagerando”. Il riferimento è alla Dc di Totò Cuffaro, che già in commissione Affari istituzionali ha dovuto respingere le critiche degli alleati di FdI per la norma che assegna tre milioni di euro all’assessorato agli Enti locali guidato da Andrea Messina per iniziative culturali portate avanti dai Comuni.
“Pronti a battere Schifani”
Il selfie, questa volta, mette le opposizioni d’accordo, a differenza di quanto era accaduto con lo scatto bipartisan del Collegato. In quel caso mancava il Pd e con gli alleati di M5s e Sud chiama nord non erano mancate le stoccate polemiche. Questa volta “le opposizioni compatte – recita il post di Isamaele La Vardera -. Pd, M5S, Sud Chiama Nord e Misto: prove generali, pronti a battere Schifani”.