Finanziaria, partita la maratona all'Ars: le opposizioni contro Falcone - Live Sicilia

Finanziaria, partita la maratona all’Ars: le opposizioni contro Falcone

Discussione generale: Pd, M5s e Sud chiama nord in aula fino a tarda sera

PALERMO – Un dibattito di otto ore al termine del quale le distanze sono rimaste immutate, almeno sulla carta. Il governo regionale continua a puntare al via libera alla Finanziaria entro il 31 dicembre, come confermato dall’assessore Marco Falcone nei corridoi di Palazzo dei Normanni, le opposizioni sono decise a sfruttare ogni singolo minuto disponibile a norma di regolamento. In mezzo la maggioranza, nella quale comunque si intravedono controluce sfumature diverse rispetto al grado di intransigenza mostrato dall’esecutivo.

Falcone e le critiche alle opposizioni

La discussione generale sulla manovra, con il 90% degli interventi firmati dalle opposizioni, lascia i giochi pressoché immutati. Se ne riparlerà tra poche ore, quando una conferenza dei capogruppo proverà a sciogliere la tensione accumulata negli ultimi giorni. A dare le carte sarà il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, impegnato in queste ore in un incessante ruolo di pontiere. Compito reso ancora più arduo dalle parole di Falcone, che in una intervista a Livesicilia ha parlato di atteggiamento “ostruzionistico” delle opposizioni. L’assessore, presente in aula per tutta la durata della seduta, ha anche accusato Pd, M5s e Sud chiama nord di non volere l’approvazione della manovra “nei termini di legge”. Frasi che non sono piaciute alle opposizioni.

Il Pd: “Falcone mente, pensa alle Europee”

“Una farsa – ha commentato il deputato ragusano del Pd Nello Dipasquale -, Falcone mente”. Il parlamentare ragusano si è poi rivolto alle categorie produttive che nelle ultime ore hanno chiesto l’approvazione della manovra entro il 31 dicembre: “Le opposizioni ci sono sempre per gli interessi dei siciliani, così come accaduto per la manovrina che ha anticipato questa Finanziaria. A Falcone avevamo proposto la data del 7 gennaio, che scongiurerebbe l’esercizio provvisorio, ma lui tira dritto”. Sulla stessa linea il capogruppo dem Michele Catanzaro, che dopo il ritiro di una pregiudiziale sul bilancio per la mancanza di alcuni documenti allegati (complice anhce la ‘moral suasion’ effettuata da Galvagno) ha sottolineato: “È Falcone, con il suo atteggiamento in commissione e sui giornali, a non favorire il dialogo e il confronto. Nessun ostruzionismo da parte nostra, soltanto la voglia di migliorare questa Finanziaria a fronte di un assessore che, invece, vuole aprtire subito con la sua campagna elettorale per le Europee”. Antonello Cracolici, esperto deputato dem, ha lamentato “la mancanza di visione” di una manovra “che è una somma di tanti piccoli interessi”, mentre Fabio Venezia, parlamentare democratico e sindaco di Troina, ha sminuito anche gli “annunci trionfalistici” del governo per quanto rgiuarda i trasferimenti ai Comuni: “Nulla di straordinario sotto il profilo quantitativo, l’unico miglioramento riguarda la tempistica”.

Il M5s: “Vogliamo migliorare la Finanziaria”

Il M5s non è da meno sulle critiche all’assessore all’Economia. “Il suo unico interesse pare essere il varo della manovra entro il 31 dicembre – le parole del capogruppo pentastellato Antonio De Luca -. Questa potrebbe essere l’unica e inutile medaglietta che questo governo potrebbe appuntarsi al petto dato che finora non è riuscito ad approvare una sola riforma degna di nota. L’esercizio provvisorio? L’ultimo dei nostri interessi, vogliamo solo discutere per bene norma per norma per migliorare una delle peggiore leggi di stabilità degli ultimi decenni”. Parole di fuoco anche dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi: “Una Finanziaria così brutta che anche emendarla è stato complicato – ha attaccato -. L’assessore vuole proposte qualificanti dalle opposizioni? Lo sblocco sui crediti fiscali e gli emendamenti sul contrasto alla violenza di genere forse non lo sono?”.

Sud chiama nord: “Falcone arrogante”

Sud chiama nord ha schierato in prima linea il suo leader, Cateno De Luca, che in un lungo intervento da relatore d’opposizione è tornato sulla rimodulazione delle risorse per il ponte sullo Stretto, imposta da Roma, per poi affondare il colpo sulla manovra. “In commissione bilancio abbiamo mantenuto l’impegno ad approvarla entro giovedì scorso, non oltre le 20 – ha affermato -. Questo a conferma dell’affidabilità degli impegni che ha assunto l’opposizione. Ci chiediamo il perché di questa corsa ansiosa di Falcone, la cui Finanziaria è stata falcidiata”. Il capogruppo dei deluchiani, Matteo Sciotto, ha puntato il dito sull’articolo relativo alle riserve per i Comuni: “Sconcertante, la priorità del governo è approvare quelle somme”. Per Sud chiama nord anche Pippo Lombardo, che ha avvertito l’assessore all’Economia: “Falcone la smetta di fare l’arrogante, non faccia prove di forza in aula perché prenderebbe le stesse cantonate prese in commissione Bilancio”.


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