Falcone: "Per aiutare la Sicilia in Europa pronto a lasciare il governo"

Falcone: “Per aiutare la Sicilia in Europa pronto a lasciare il governo”

L'intervista all'assessore in lizza per le Europee
ELEZIONI EUROPEE
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Assessore Marco Falcone, buonasera.
“Buonasera”.

La possiamo, ovviamente, considerare uno dei candidati ‘big’ alle Europee con Forza Italia?
“Il tema non è personale, ma politico. Stiamo governando bene in Sicilia e l’Europa è sempre più uno snodo fondamentale per ampliare i risultati raggiunti”.

E lei sarà candidato.
“Vale quello che ho detto sul gioco di squadra”.

Va bene, consideriamo l’ipotesi che lei sia candidato ed eletto: che farebbe?
“In che senso?”

Rimarrebbe al Parlamento Europeo o si dimetterebbe, con la soddisfazione di avere portato voti, perché sarebbe preferibile l’attività di governo?
“Io, nel caso, resterei a Bruxelles, non c’è dubbio”.

Perché?
“Perché l’Europa, come ho anticipato, è il luogo da cui passano le decisioni sul 75 per cento delle cose locali”.

Dunque?
“Dunque, sarebbe un modo per dare una grande mano alla Sicilia, in un contesto importantissimo”.

Si dimetterebbe, di conseguenza, dalla carica di assessore?
“Certo, tra l’altro c’è pure incompatibilità. Al Parlamento europeo serve in ogni caso un impegno pieno e totalizzante nell’interesse della Sicilia e non solo”.

Come va in Forza Italia?
“Benissimo, c’è una grande armonia”.

Ma se si sussurra che…
“Il confronto è sempre utile per trovare la migliore sintesi. Con il presidente Schifani e con il coordinatore regionale, Marcello Caruso, seguendo la linea nazionale del partito, si capirà quale potrebbe essere la squadra meglio assortita. E credo che non sarà difficile metterla a punto”.


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