La Fincantieri si è aggiudicata i lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante da 52 mila tonnellate dello stabilimento dei Cantieri Navali di Palermo presentando un’offerta – giudicata la migliore – con un ribasso del 25,3 per cento, sull’importo a base d’asta di 45 milioni di euro. I lavori dovranno concludersi entro 720 giorni dalla consegna del cantiere. La seconda proposta – quella di Cimolai – è risultata superiore dello 0,6 per cento. “Con l’aggiudicazione di questo bando – commenta l’assessore regionale per le Attività produttive, Marco Venturi – il Governo regionale conferma di credere nel rilancio del polo siciliano della cantieristica navale, un settore dalla grande tradizione che aveva tuttavia la necessità di alcuni interventi strutturali. Interventi concreti supportati dai bandi emessi per la ristrutturazione del bacino da 19 tonnellate a Palermo e per quello dei cantieri navali di Trapani”. Il bando inoltre contiene “una particolare clausola – aggiunge Venturi – a tutela e salvaguardia dei livelli occupazionali. Infatti, nel caso di nuove assunzioni, l’impresa vincitrice dovrà garantire la precedenza ai lavoratori appartenenti al bacino dei Cantieri Navali di Palermo”. Un punto di fondamentale importanza visto che appena tre mesi fa Fincantieri parlava di 140 esuberi a Palermo.
“Con l’aggiudicazione dei lavori per il bacino galleggiante – dice Salvino Caputo, parlamentare del Pdl e presidente della commissione legislativa attività produttive – si offre finalmente un’importante occasione per la cantieristica di Palermo a salvaguardia sia del polo industriale sia dei lavoratori”. “Finalmente una boccata d’ossigeno per la Fincantieri – sottolinea il vice presidente della commissione attività produttive all’Ars, Pino Apprendi –. L’appalto per i lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante da 52 mila tonnellate nello stabilimento dei Cantieri navali di Palermo potrà garantire i livelli occupazionali mettendo le basi per il rilancio dell’azienda e dell’indotto”.
Positivi anche i commenti dei sindacati: “L’aggiudicazione del bando di ristrutturazione del bacino da 52mila tonnellate da parte di Fincantieri rappresenta un segnale positivo”, afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia. Che aggiunge: “Circa due mesi fa, la stessa Fincantieri aveva perso la gara relativa al 19mila e questo ci faceva temere un disimpegno da Palermo. I bacini galleggianti sono, infatti, strutture fondamentali per l’operatività di un cantiere di riparazione, trasformazione e costruzione come quello siciliano. L’interesse al loro potenziamento è un indicatore della volontà di Fincantieri di continuare a scommettere sulla nostra realtà”.
“Siamo soddisfatti e apprezziamo gli impegni assunti e mantenuti dall’assessorato alle Attività produttive della Regione siciliana, nei tempi annunciati. Adesso è necessario accelerare i lavori per potenziare le infrastrutture dell’area e con queste la produttività dello stabilimento”, dicono Mimmo Milazzo (segretario Cisl Palermo) e Nino Clemente (delegato Fim-Cisl Palermo).
“Grazie alla nuova commessa è possibile guardare al futuro e lavorare con la serenità necessaria al potenziamento della struttura”, commenta Pino Apprendi del Pd, vicepresidente della commissione Attività produttive dell’Ars.