Firme a 5 Stelle, nuova puntata |Le mail che imbarazzano i grillini - Live Sicilia

Firme a 5 Stelle, nuova puntata |Le mail che imbarazzano i grillini

Nuove rivelazioni delle Iene. Spuntano documenti inediti. E cresce l'insofferenza dei vertici.

PALERMO – Nuova puntata nella vicenda delle firme sospette del Movimento 5 Stelle a Palermo per le comunali del 2012. Ieri su Italia Uno nuovo servizio de Le Iene (qui il link), che aggiunge elementi in più alla vicenda, che crea sempre più imbarazzo nel movimento a livello nazionale. Nel servizio di ieri sera, la trasmissione ha ricostruito, attraverso delle mail scambiate dagli esponenti del Movimento in quei giorni, come in una mezza giornata, in extremis, i 5 Stelle palermitani riuscirono a mettere insieme più di mille firme. E tra le mail ecco il ringraziamento “a Samantha Busalacchi per essere rimasti in sede fino alle 4 per finire questo estenuante lavoro”. A far che?, domandano Le Iene. Busalacchi e Claudia Mannino sono le attiviste accusate da Vincenzo Pintagro, gola profonda dello scandalo pentastellato, di aver ricopiato decine di firme per rimediare a un errore materiale. Accuse respinte dalle interessate che hanno anche querelato la trasmissione di Mediaset. Che ieri ha ricostruito, mostrando le mail inedite, l’emergenza che scattò la notte del 3 aprile 2012.

“Dobbiamo raccogliere subito quante più firme possibile, rischiamo di non poterci candidare, non è uno scherzo, datevi una mossa”, scriveva allarmata Busalacchi agli altri militanti. Un candidato risponde a quel punto: “Com’è che era tutto a posto e adesso c’è questa urgenza?”. Giorgio Ciaccio, oggi deputato regionale, risponde: “Le firme che possono considerarsi valide sono 850, le altre sono incomplete”. In una notte le firme diventano poco meno di duemila. Eppure, fa notare il servizio delle Iene, quasi tutte le firme a sostegno della lista pentastellata palermitana erano state autenticate a marzo, prima dell’allarme di Busalacchi.

Insomma, la vicenda continua ad avere più di un aspetto da chiarire. Ieri erano circolate indiscrezioni di stampa sulla richiesta da parte di Beppe Grillo agli attivisti palermitani coinvolti di fare un passo di lato in attesa di un chiarimento. Non se n’è fatto nulla. Intanto le Comunarie grilline per la scelta del candidato sindaco a Palermo l’anno prossimo restano bloccate. Dovrebbero svolgersi dopo il voto sul nuovo regolamento, le primarie tra gli iscritti al portale del M5s per la scelta del candidato sindaco e dei candidati nella lista. Lohanno spiegato all’Ansa fonti del movimento 5stelle che avrebbero avuto rassicurazioni dai vertici a Milano e Roma. Sono 120 i candidati che si sono proposti per l’ingresso della lista, la votazione sulla piattaforma Rousseau era stata programmata per la fine di settembre in concomitanza con la manifestazione ‘Italia a 5stelle’ ma è stata rinviata. Altre fonti del M5s però sostengono l’ipotesi dell’annullamento delle ‘comunarie’ alla luce dei dissidi interni sulle presunte firme false.

E ai dolori dei giovani pentastellati si è aggiunta la notizia, diffusa ieri da Livesicilia, dell’inchiesta per mobbing a carico del sindaco grillino di Bagheria Patrizio Cinque. Intanto, la Procura di Palermo ha delegato alla Digos l’acquisizione sia dell’elenco con le firme necessarie per la lista, prodotto all’Ufficio elettorale del Comune, sia di quello con le sottoscrizioni a sostegno della candidatura a sindaco di Riccardo Nuti, attualmente deputato M5S. Le Iene ieri hanno dato notizia del “ritrovamento” delle prime quattro pagine della documentazione in questione che non si trovavano. Il sindaco Leoluca Orlando nel servizio ha dichiarato di essere pronto a costituirsi parte civile se risultassero commessi dei reati. Si attende ora la mossa di Grillo, che sul blog ha ringraziato Le Iene invitando chi sa a parlare. Il clima nel Movimento siciliano resta tesissimo e le bocche cucite.

La replica del Comune

Dopo il servizio sul caso delle presunte firme false allegate alla presentazione della lista del M5s alle comunali del 2012 mandato in onda ieri dalla trasmissione ‘Le Iene’, il comune di Palermo ha chiesto una relazione al capo area del servizio Partecipazione Sergio Manieri chiedendo spiegazioni su quanto accaduto negli uffici di piazza Giulio Cesare e sul comportamento adottato da alcuni dipendenti comunale. Nella relazione, chiesta stamane dall’assessore comunale alla partecipazione Giusto Catania, Manieri scrive che avvierà un procedimento per verificare se ci sono le condizioni per adottare sanzioni disciplinari nei confronti del personale comunale. Osservando che “qualche giorno prima dei fatti accaduti, il cameraman e il conduttore, in assenza di personale nella mia segreteria avevano fatto irruzione letteralmente nella stanza in maniera incivile con la video camera accesa” e che già in quella occasione lui stesso “li aveva fatti accomodare con solerzia fuori dalla stanza”. Riferendosi al giorno delle riprese contenute nel servizio andato in onda ieri, “dispiace rilevare – scrive ancora il dirigente – che così come è stato costruito il servizio, si dà adito inoltre ad altri sospetti sull’apparizione d’incanto’ della documentazione non rilevata in fase di accesso agli atti”.


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