CATANIA. A stretto giro di posta arriva la replica dell’ex Sovrintende del Teatro Bellini, Antonio Fiumefreddo, alla denuncia del presidente Crocetta. Ecco la nota integrale di Fiumefreddo:
“Seguo con grande dolore ed apprensione le sorti del Teatro Bellini di Catania al quale ho dedicato, da Sovrintendente, passione ed impegno straordinari, lavorando giorno e notte per garantirgli successo e futuro sereno. E non credo che possa disconoscersi il ruolo che il Bellini aveva ottenuto nella città. Tuttavia il maldestro tentativo di alcuni noti facinorosi di trascinare la mia amministrazione in polemiche oggi inutili, al solo scopo di intorbidire acque che sono chiarissime per quanto attiene alle attuali responsabilità, mi costringe, ancora una volta ad intervenire. Questi signori, alcuni dei quali già condannati per diffamazione a mezzo stampa nei miei confronti, continuano a riferire di presunte ed inesistenti “spese folli” da me ordinate quali spese di rappresentanza. Chiariamo di cosa stanno parlando questi diffamatori. Si tratta di due paia di gemelli da camicia del valore di 150 euro donati a coppia, donati quale risarcimento, ad un direttore d’orchestra straniero di fama internazionale al quale, nei camerini del Bellini, durante le prove, erano stati rubati i propri, ed al Presidente della Repubblica che aveva voluto il bellini al Quirinale. Si tratta di alcune tazze con l’effigie di Vincenzo Bellini donate quale dono di rappresentanza ad alcune rappresentanze diplomatiche che avevano onorato il Teatro con la loro presenza. Ed ancora di un paio di orecchini donati ad un’ambasciatrice in visita al Teatro. Quindi, si tratterebbe di spese del tutto modeste e di ordinaria rappresentanza. Ma c’e un particolare: quei “gioielli” li ho pagati personalmente con un mio assegno di conto corrente, naturalmente già esibito nella sede deputata.
Non avevo alcun obbligo di farlo ma volli farlo per non gravare sul Teatro, così come del resto persino il tappeto rosso usato per le recite, pur essendo un bene del Teatro, fu pagato di tasca mia. La realtà è che la mia amministrazione è parte lesa di una vera e propria associazione che pretende di continuare a gestire il Teatro come cosa propria, sostenendo amministrazioni che si sono poste a tutela dei loro affari. Evidentemente, non è bastato ad alcuni nullafacenti la recente operazione della guardia di finanza che ne ha filmato gli illeciti. Annuncio pertanto che continuerò a reagire, come già fatto, in sede giudiziaria. Comprendo la difficoltà del presidente Crocetta nell’affrontare una vicenda che vede tra i suoi protagonisti veri e propri professionisti della calunnia, della diffamazione e della truffa.
Per la conoscenza maturata nel corso della mia difficile esperienza di Sovrintendente mi metto sin d’ora a disposizione degli organi di controllo per poter fornire tutta la documentazione da me già depositata presso la Procura della Repubblica e che sarebbe utile conoscere per comprendere quali sono le reali problematiche del Bellini. Si tratta di un ente importantissimo che sono certo il presidente Crocetta non lascerà morire ma anzi, ma anzi rilancerà dopo averlo definitivamente ripulito e la nomina di un commissario straordinario che assuma tutti i poteri è certamente la strada più sensata. Auguro pertanto alla Dr.ssa Di Liberto buon lavoro”.