Flashmob in pescheria |Il ballo della non violenza - Live Sicilia

Flashmob in pescheria |Il ballo della non violenza

Danzare per condannare ogni abuso nei confronti del cosiddetto sesso debole. La foto immortala il flashmob organizzato da Mariella Gennarino in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne.

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violenza sulle donne, flashmob in pescheria

Flashmob in pescheria, in primo piano Mariella Gennarino, l'organizzatrice

CATANIA – Tutti appuntamento in pescheria, nel mercato ittico della città, luogo e simbolo di folklore e catanesità. Stessa ora, stesso momento, e poi al via tutti insieme iniziare a danzare e a muoversi i al ritmo della musica. Un flashmob organizzato dalla stilista Mariella Gennarino,  insieme con l’Ensamble “La Mariposa” e i ballerini dell’Academia Projecto -Tango di Catania, organizzazione Caminitotango, in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne, utilizzando il linguaggio universale del ballo di coppia. Due esseri, uomo e donna, uniti dalla stessa melodia. Un famoso tanguero diceva: “Una coppia che balla il tango è come guardare un solo corpo e una sola anima con quattro gambe”. Fusione ed energia, per diro no alla violenza contro le donne.

Mariella Gennarino, regala a LiveSiciliaCatania, una foto del flashmob che si è svolto oggi proprio negli spazi della pescheria, dove ogni mattina ci sono i banchi del pesce e della frutta. Oggi, però, quel luogo si è trasformato in una milonga a cielo aperto sotto il coordinamento del presidente dell’Academia Elena Alberti e del direttore artistico .  Angelo Grasso. “E siccome la violenza purtroppo non ha limiti- dice Mariella Gennarino – questa escalation a cui assistiamo quotidianamente è rivolta anche contro i bambini e i minori in genere, vittime innocenti di perversioni, abusi, maltrattamenti, crudeltà. La giornata, con l’augurio che sia ogni giorno dell’anno – aggiunge – è dedicata quindi anche a loro, e chiunque subisca  l’odio e il disprezzo altrui. L’appello – conclude – è anche rivolto alle istituzioni perché intervengano con leggi più severe”.

La stilista ha pensato a una performance dove danza, musica, cultura diano voce all’sos, al grido d’allarme.  Un messaggio forte che parta dal cuore della città per indirizzarlo ai passanti, ai turisti, al catanese qualunque, alle istituzioni, alle donne stesse.è chiaro: qualcuno diceva “fai l’amore, non fare la guerra”, Catania, invece, suggerisce: “danzate e non abusate dei più deboli”. Perchè, oggi si parla di violenza contro le donne, ma i partecipanti del flashmob danzante condanna ogni tipo di sopraffazione fisica e mentale verso i più deboli, uomo o donna che sia.

 


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